00 05/05/2009 13:37
...la storia è un "divenire", non esiste "verità"... direi che, in tal senso, la descrizione più bella è quella di Gombrich, il famoso storico dell'arte, che diceva che la storia è come un pozzo in cui viene gettata una fiaccola: se stiamo sul bordo del pozzo, dapprima vedremo molto bene le pareti mentre la fiaccola precipita, ma poi, mano a mano che la luce si allontana, le pareti ci sembreranno sempre più indistinte fino a scomparire.

La storia, dico io, è fatta di frammenti, di piccole (e talvolta piccolissime) tessere di mosaico che, da sole, spesso non significano niente, ma che solo affiancate, possono dar vita ad un tutt'uno comprensibile.

E volutamente non ho parlato di tessere di puzzle, poichè quelle hanno una disposizione obbligata dal disegno che vuoi ricostruire, mentre le tessere di mosaico possono consentire, ogni volta, di creare un disegno differente. C'è un solo obbligo, sulla "scatola" del puzzle, c'è scritto che il disegno rappresenterà l'Antico Egitto, piuttosto che l'Antica Roma.