00 02/05/2009 13:39
Limitare la comunicazione, e non sfruttare i mezzi che oggi si hanno a disposizione per ampliare la divulgazione dei risultati ottenuti, a mio avviso contribuisce ad alimentare la "malainformazione".
In questo modo, quindi, gli organi competenti si rendono, in parte, responsabili delle "eresie" che, allargandosi a macchia d'olio, rendono un'immagine dell'Egittologia confusa e alterata.
Basta fare un tour in rete per comprendere cosa intendo.
Sono sempre più numerosi i siti che propongono l'argomento sotto una luce deviata e, spesso, questi stessi siti sono quelli che contano maggiore diffusione e accoliti.
In assenza di disponibilità di materiale "ufficiale", poter contrastare queste voci diventa impresa ardua, anche per chi si è posto l'obbiettivo di fornire strumenti utili per approfondire la conoscenza dell'Egittologia e della Storia Egizia, che sempre più spesso diviene oggetto di speculazione.