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Il Basilisco di Mezzocorona
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pizia.
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11/02/2009
04:47
Temi egizi nella saga popolare alpina.
Leggenda alpina della Val di Non.
Ho letto questa leggenda popolare nel libro di Quirino Bezzi: “Lungo le rive del Noce”, 1988
Questo Basilisco ha le ali, può sputare fuoco, dalla coda secerne un liquido mortale, può volare o strisciare, si muove velocemente, minaccia la tranquillità della gente, abita dentro ad una caverna situata in un punto particolarmente irraggiungibile delle montagne.
In altre leggende simili può abitare anche sul fondo dei laghi e schizzare il liquido dalla bocca.
Pur restando serpente, anche Apopi possiede spesso tali attributi, anzi, potremmo identificare proprio l’elaborazione della figura di questo demone come prototipo del drago. Nella leggenda popolare il drago compare molto spesso.
E’ un’entità malvagia, incontrollabile, arreca danno senza giustificazione o diritto alcuno.
Per sconfiggerlo viene reclutato un eroe, un essere umano dotato di astuzia e forza eccezionali, un cavaliere di ritorno dalle crociate in Terrasanta.
Siccome ama il latte viene attirato fuori dalla tana portandone un secchio presso l’imboccatura e davanti ad esso il valoroso cavaliere pone uno specchio.
Lo stratagemma funziona e il mostro esce, ma arrivato al latte si accorge della sua immagine riflessa; credendo di trovarsi al cospetto di un suo simile il drago si alza verso di lui, mentre l’eroe approfitta del momento di distrazione per trafiggerlo con una lancia.
Morendo l’animale si dibatte e schizza il liquido venefico sul vincitore uccidendolo a sua volta.
Gli abitatori dei villaggi vicini festeggiano contemporaneamente la liberazione dal drago e la morte dell’eroe.
Potremmo interpretare la leggenda alpina come una trasformazione popolare della storia di San Giorgio e il drago, per il parallelismo decisamente evidente, ma a sua volta San Giorgio trae origine, come tutti gli uccisori di serpenti, dal più antico Apopi della tradizione egizia.
Considerate certe differenze sostanziali, quali la motivazione dell’impresa, il basilisco di Mezzocorona sembra collegarsi direttamente al mito egizio scavalcando l’intermediazione cristiana del San Giorgio.
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