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Haou-Nebout è la traduzione francese dell’espressione geroglifica M16 G1 G43*X1:Z2 V30:N33A,. traslitterata HAw nbwt
Il vocabolario di Paul Dickson traduce l’espressione in modo non letterario “Le isole dell’Egeo”.
Io ritengo invece che il termine voglia indicare le popolazioni di queste isole. Il primo gruppo di geroglifici si può traslitterare HAwt e tradurre “isole”, mentre i rimanenti geroglifici si traslitterano Nbw e si traducono “signori”.
L’espressione dovrebbe dunque indicare semplicemente “I signori delle isole”.
L’espressione appare nelle sue differenti variazioni in moltissimi documenti a partire forse dai Testi delle Piramidi (almeno nella sua seconda parte), ma sicuramente dal 1° Periodo Intermedio, nella sua forma completa.
Lepsius tradusse l’espressione Haounebou (alla francese), ma non tutti gli studiosi sono d’accordo su questa traduzione.

Secondo Vancouver è indiscutibile che l’espressione abbia indicato i Greci, o meglio i Popoli delle isole del Mare Egeo.
Secondo gli studiosi Berni e Chiappelli l’espressione indicherebbe la madrepatria dei Popoli del Mare, le molte isole del Grande Verde (wadi wr).
Io non ho letto il libro e non sono in grado di dire se degli Hawnebut si parla in altri documenti non Egizi e a quando si può far risalire la loro civiltà. Sicuramente gli autori si spingono molto indietro e tracciano intriganti parallelismi con l’antica civiltà egizia.