Cucina Araba-Egiziana

Non sarà certo come il pranzo di Natale a casa di mamma, però in Egitto ho mangiato delle cose buone.
Già durante il viaggio del 2006 e in Turchia nel secolo scorso,ho avuto modo di apprezzare il kebab, carne di montone cucinata alla brace (teoricamente) ormai diffusa anche qui da noi.

Con il kebab si possono fare parecchie rielaborazioni, ma certamente quella che preferisco, e per questo motivo ne ricordo anche il nome, è la "cofta".
La carne viene tritata a coltello, mescolata con una miscela di spezie, della quale ogni cuoco ha una ricetta particolare, quindi formata in polpette lunghe, ripassata alla brace, a volte su piastra oppure infilzata su spiedi.
Una variante dei nostri salamini, ovviamente senza maiale e senza budello.

Lo mangio spesso il Kebab,mi piace tantissimo con il riso,racconta altre cose buone che hai mangiato in Egitto!!!

Mi sono piaciute tantissimo le polpette di fave, sono fritte, e non oso pensare in che razza di olio possano essere state fritte, ma per poco tempo si può sopportare.

Non ho mai capito perché, con il clima ideale egiziano, non ci siano coltivazioni estensive di olivo, è una pianta molto preziosa per l'olio che dà, un alimento contenete principi nutritivi di prima qualità, molto utile anche in cosmesi e altri usi.

Ma in fondo anche in Italia è difficile ottenere, fuori casa, una buona frittura sana di olio extra vergine di oliva o di altro olio vegetale non idrogenato adatto a questo tipo di cottura.

Per tornare alle polpette di fave, il cui nome preciso non ricordo, ma era qualcosa tipo "tahamya falafel", sono un piatto vegetariano a base di legumi, non saprei dire con precisione se le fave utilizzate siano proprio le stesse varietà usate da noi, o se si tratti di altro tipo o di miscela con fagioli e altre leguminose.

I legumi, e in particolare le fave, stanno alla base dell'alimentazione degli egiziani, i quali consumano poca carne, una buona abitudine alimentare.

Mi hanno spiegato come vengono cucinate: le fave vengono tenute in ammollo per 10 o 15 ore, poi cotte fino a risultare morbide, scolate e ridotte ad una purea lavorabile; si aggiugono cipolla, aglio, prezzemolo e porro tritati, si aggiusta di sale, di pepe e di spezie secondo gusto e tradizione familiare, si mescola tutto, quindi vengono ricavate delle polpette dando la forma con le mani, poi fritte e servite spolverate con semi di sesamo o coriandolo tritato.

Ne mangiavo alcune alla sera, come antipasto, forse sbagliando, perché al buffet dell'hotel erano presenti all'ora di colazione, così quando le ho scoperte, dentro uno scaldavivande, ho cominciato a mangiarle anche al mattino!

Ti è capitato di assaggiare la carne di cammello, pizia?

No, ma un amico egiziano ci ha promesso che al nostro prossimo soggiorno al Cairo ci inviterà a casa sua a pranzo e ci farà assaggiare la carne di cammello!

è squisita, tenerissima e molto saporita.

Devo ammettere però, che l'ho apprezzata di più, soprattutto perchè mi hanno riferito soltanto dopo di cosa si trattava :D