00 17/11/2008 20:09
Fra le più belle certamente, la massima espressione penso di no.
Tanto per fare un esempio: i segni geroglifici scritti sulle pareti dei templi che hai citato sono ceramente di ottima fattura, ove ben conservati non danno adito a fraintendimenti fra i segni e si identificano con facilità nelle liste di Gardiner proprio per la loro regolarità.

Ma in alcuni punti il segno scava la pietra in maniera esasperata, certi "men" sono tanto profondamente incisi da non poter essere nemmeno riempiti col colore, ma creando ombre affilate e nette.
O in questi segni manca qualcosa o diventano buchi neri nella composizione cromatica generale e, visto che il sole del tropico spiove fin troppo violento già naturalmente, ciò denota una ricerca espressiva esasperata fino all'eccesso.

E gli ushabti di Sethi che sono arrivati fino a noi potrebbero davvero essere solo quelli "brutti" che i ladri di trenta secoli e più hanno sempre scartato, se riteniamo che i ladri abbiano operato, nel depredare, una certa selezione.