Non ho al momento riferimenti precisi a riguardo delle mummie esaminate.
So che provengono da Tebe ovest e che si tratta di due mummie provenienti, probabilmente, dalla Valle dei Nobili, prive di elementi che potessero aiutare nell'identificazione.
La datazione rimanda al Nuovo Regno, 3500 anni fa. Ma non si chiarisce se entrambe le mummie appartengano a quest'epoca.
Lo studio è stato presentato a Napoli, nei giorni scorsi, in una conferenza internazionale avente per oggetto le analisi del DNA.
Il patologo Andreas Nerlich, dell'Academic Teaching Hospital München-Bogenhausen di Monaco, ha esaminato 91 campioni di ossa e tessuti provenienti dall'antico Egitto e collocabili in un intervallo di tempo compreso tra il 3500 a.C. e il 500 d.C.
Applicando una particolare tecnica usata in biologia molecolare, amplificazione del DNA e sequenza genetica, i ricercatori hanno individuato il parassita della malaria, Plasmodium Falciparum, sui tessuti delle due mummie indicate.
Il patologo ha affermato che già era noto che la malaria fosse endemica (presente con costanza al pari dei nostri morbillo, varicella, etc...) nell'antico Egitto. ma allo stato attuale non si possedevano elementi precisi a riguardo. Non vi erano conferme risalenti ad epoche così lontane, sebbene vi fossero riscontri della sua presenza in documenti storici greci che la facevano risalire a tempi più datati.
Causata da quattro differenti tipi di parassiti, appartenenti al ceppo del Plasmodium (falciparum, malariae, ovale e vivax), la malaria è trasmessa all'uomo attraverso la femmina di un particolare insetto (Anopheles mosquito).
Dei quattro, il falciparum è il più diffuso e il più mortale. Causa la forma più acuta di malaria, caratterizzata da sintomi che prevedono altissime febbri altalenanti, brividi, anemia e milza ingrossata.
Entrambe le mummie infette appartengono ad adulti e provengono dal complesso funerario di Tebe ovest, ma da tombe differenti, databili, sembra evincersi dall'articolo (assai vago su questi riferimenti), al Nuovo Regno, ma prive di insegne che possano contribuire all'identificazione. Si tratterebbe, tuttavia, indiscutibilmente di persone di alto rango.
I ricercatori tedeschi stanno, al momento, conducendo uno studio specificatamente mirato a scoprire l'evoluzione del parassita, al fine di migliorare le cure per un male che, ancora oggi, affligge molti dei paesi poveri.
Per questa ragione, le informazioni prettamente storiche attualmente scaturite sono poche e poco approfondite.
C'è da auspicare che la questione interessi altri studiosi e che si proceda con l'indagare più a fondo anche altri campioni, per tentare di delineare un quadro più preciso di un'epoca storica assai confusa.
La notizia di una forte epidemia di malaria, ad esempio, all'epoca del termine della XVIII dinastia, potrebbe fornire risposte e conferme a molti degli interrogativi che ci poniamo.