Ragazzi, prima di dar credito a tutte le dicerie sarebbe più saggio indagare a fondo.
I gatti erano sacri, esattamente come tutti gli altri animali divinizzati e non venivano uccisi, di regola.
Ciò vale almeno finché sono rimasti gli animali simbolo di una certa base totemica della religione egizia.
Faccio un esempio: la carne di mucca si mangiava, le mucche si macellavano, si offrivano agli dei. Contemporaneamente, ma in altri luoghi dell'Egitto, le mucche erano sacre e non si potevano uccidere, nemmeno in sacrificio.
Quindi per ogni evento dobbiamo trovare il contesto temporale e spaziale in avveniva.
La strage di gatti avveniva solo attorno a Bubasti e in periodo greco romano, non prima e non altrove.
Nel predinastico gli animali sacri facevano parte delle comunità e non potevano essere uccisi o maltrattati: essi rappresentavano il totem, cioé il "simbolo di famiglia" del re o della regina.
Tranne in un caso, cioé quando per eventi particolari il rituale religioso esigesse il sacrificio proprio dell'animale sacro.
E' un discorso lunghissimo da fare, sul perché e percome l'animale-totem venisse sacrificato, ma saltuariamente accadeva.
Durante il periodo dinastico egizio, prima delle dominazioni starniere, sopravvivevano rituali di questo tipo, ma lentamente si andavano modificando verso una più civile gestione del sacrificio animale, cioé per ragioni religiose si cercava di uccidere animali di cui ci si cibava, e vice versa, si cercava di cibarsi degli animali consentiti.
Gli egizi furono molto più civili di quanto chiunque sia disposto ad ammettere e, nella storia, furono certamente i primi a diventare sensibili alle problematiche etiche.
E' anche vero che, come certi ladri sfidarono gli uomini e gli dei saccheggiando tombe anche regali, così altre persone senza scrupoli, forse nemmeno tanto credenti seguirono le logiche del mercato e della speculazione.
Quando nel periodo delle dominazioni straniere, tanti popoli diversi giunsero in Egitto la religione si svuotò di tutti i contenuti della tradizione antica e diventò più formale.
Nacquero le mode, perchè i tempi erano maturi per questo, e investirono anche la sfera religiosa.
Nacquero allo stesso modo i fanatismi, le sette, i culti iniziatici, ecc.
Così si diffuse l'usanza di farsi seppellire con un bel corredo augurale di animali, chi prediligeva i gatti con i gatti, che si sentiva particolarmente in grazia di Thot con gli ibis, ecc.
Gli speculatori approfittarono subito per creare un nuovo mercato, quello delle mummiette votive, uccidendo appositamente animali, utilizzando parti di essi per farne tante con un corpo solo (e non per similitudine col mito di Osiride!), oppure non mettendo proprio nulla dentro alle bende.
Ma a questo punto siamo ben lontani dalla cultura egizia, ormai tutto il bacino del Mediterraneo è ellenizzato e romanizzato.