Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Leggenda di Nicotri

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    pizia.
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    Colei/Colui che siede alla
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    - ShemsetRa -
    Architetto Reale

    00 01/06/2008 11:34

    Fra le mote leggende raccontate da Erodoto, ne ho letta una interessante, che mi sembra collegata col mito di Osiride.

    Quando egli riferisce dei 331 re che regnarono sull’Egitto, dice anche che fra questi vi fu una donna, che aveva lo stesso nome della regina babilonese, Nicotri (potrebbe essere Nitocri-Nitokherty, Antico Regno, VI Dinastia).

    Segue una storia confusa, di un fratello assassinato dal popolo, ma qui il cronista sembra voler dire e non voler dire.

    Più chiaro lo svolgimento della vendetta di tale regina: costruì una grande sala sotterranea e fingendo di volerla inaugurare con una sfarzosa festa invitò molta gente a recarsi là sotto; quando la sala fu piena e cominciò il banchetto, attraverso un condotto segreto, appositamente costruito, le acque del Nilo furono incanalate dentro, non lasciando alcuno scampo agli invitati; lei stesa poi, per timore di essere vittima di ulteriore vendetta si gettò in una camera piena di braci.

    Elementi di contatto: inganno durante un banchetto, trappola che scatta con l’inganno, morte nelle acque del fiume, necessità di vendetta.

    Mi domando se il fratello non fosse anche marito, come del resto è molto probabile.

    Differenza sostanziale: l’uno tende un tranello ai molti, invece che i molti all’uno.

    Peccato che Erodoto non voglia raccontare meglio le storie di cui è a conoscenza, certamente i particolari sarebbero stati molto utili e certe favole non raccontate altrettanto illuminanti; talvolta da l’impressione di non poterlo fare, millantando conoscenze che non possiede.
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    antonio crasto
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 01/06/2008 13:11
    Erodoto Libro II, 100

    «Dopo di lui i sacerdoti elencavano da un papiro i nomi di altri trecentotrenta re; di tante generazioni di uomini, diciotto erano Etiopi, una era una donna indigena, gli altri erano Egiziani. Il nome della donna che aveva regnato era Nitocri, come quella di Babilonia; dicevano che ella aveva vendicato il fratello che gli Egiziani avevano ucciso mentre regnava, dando poi a lei il regno; per vendetta ella uccise con un inganno molti Egiziani. Infatti fece una grande stanza sotterranea e col pretesto dell’inaugurazione, ma meditando altro in mente, chiamò gli Egiziani che più sapeva essere stati complici dell’assassinio e ne ospitò molti: poi mentre banchettavano vi fece entrare l’acqua del fiume attraverso un grande canale segreto. Di lei raccontano questo e nient’altro, se non che, fatto ciò, si era gettata in una stanza piena di cenere per non essere punita.»

    Manetone descrivendo la fine della VI dinastia ci parla del breve regno di Menthesuphis II (1 anno) e del regno del faraone donna Nitocris (12 anni).
    E’ pertanto ipotizzabile che la storia di Erodoto si riferisca proprio all’uccisione di Merenra II e alla successione di Nitokerty – Menkara.

    La definizione di una VII dinastia effimera di 70 re per 70 gg (Africano) ci porta ad ipotizzare che Manetone abbia voluto saltare una VII dinastia reale, in quanto il numero 7 era ritenuto un numero sfortunato (così come nei nostri alberghi la camera 13 è sostituita dalla camera 12 bis) e che con una VII dinastia effimera abbia voluto indicare il periodo di anarchia di 70 gg dopo l’uccisione di Merenra II.
    E’ da sottolineare il fatto che 70 gg sono proprio il periodo di mummificazione della mummia del Re.
    E’ dunque possibile che durante i 70 gg i cospiratori abbiano avanzato pretese d’incoronazione e per legittimare la successione abbiano preteso che la sorella del re assassinato sposasse uno di loro.
    Nitokerty avrebbe sospeso la decisione per i 70 gg di lutto e avrebbe promesso di scegliere il suo sposo il giorno del seppellimento del fratello.
    Durante le cerimonie funebri avrebbe organizzato un grande pranzo durante il quale si sarebbe vendicata dei cospiratori.
    Assunto il potere avrebbe continuato la VI dinastia per circa 12 anni e alla sua morte sarebbe salita sul trono una nuova famiglia di Menfi, forse qualche discendente di uno dei cospiratori uccisi.

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    roberta.maat
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    La Divina Cantatrice
    - HdjetmeMaat
    MerytAton Sitenjterw -
    00 01/06/2008 14:53

    La definizione di una VII dinastia effimera di 70 re per 70 gg (Africano) ci porta ad ipotizzare che Manetone abbia voluto saltare una VII dinastia reale



    Questa storia di 70 re in 70 giorni mi aveva molto incuriosita proprio per il preciso riferimento al 70 ma non avevo saputo darmi una risposta se non che avesse una qualche attinenza con la volontà di far morire un egitto e farlo rinascere in una nuova vita.
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    Maat Ka Ra
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 02/06/2008 18:05
    Proprio mentre cerco di scrivere due cose su Hatshepsut, mi trovo a parlare di Nitocris, ovvero Neith Iqerty. Se il tema centrale della mia ricerca è una regina che governa in qualità di re, ecco che riaffiorano le figure di coloro che l'hanno in qualche maniera preceduta, come Neith Iqerty. Emergono teorie discordanti, proprio perchè ci si trova in carenza di materiale da cui trarre le notizie e, sebbene il testo di Erodoto venga seriamente tenuto presente, in realtà si cercano le prove pratiche e logiche di ciò che egli afferma, scontrandosi inevitabilmente con i suoi racconti.
    Intanto sappiamo che questa regina vendicò il fratello e governò come re più che altro poichè si trovò in assenza di un erede maschio, fatto che metteva in serio pericolo la stabilità sì del governo, ma soprattutto del Paese. La mancanza di un erede diretto e insindacabile dava spazio ad altri contendenti per accedere al trono, con la conseguenza di mettere maat a serio rischio. L'avere avuto la fermezza e capacità di prendere in mano la situazione, nonostante fosse una donna, era ben vista da quella parte di sacerdoti e governatori che avrebbero certamente subito i danni di una presa di potere da parte di altri aspiranti, discendenti magari di qualche ramo collaterale di Merenra II, non c'è quindi da stupirsi più d tanto dell'eventualità che ella non avesse grandi difficoltà a trovare validi sostenitori. Nel 1943 Newberry pubblica i suoi studi in merito prendendo a riferimento sia i racconti di Erodoto, quelli di Manetone e un esame del Canone Regio di Torino. I riferimenti a Neith Iqerty sono quindi di almeno un migliaio di anni successivi al suo periodo e le fonti sia greche che egiziane. Esiste però una corrente di pensiero (Ryholt, nel 2000) che ha invece portato una ipotesi secondo la quale Neith Iqerty non sia mai esistita. Forse è persino troppo facile sostenere che una regina non sia mai esistita solo perchè non possediamo materiale che ce la illustri in maniera più specifica. Oltretutto così non è, visto che Newberry, per esempio, non fu il primo nè l'ultimo, a portare testimonianze della sua esistenza.
    Un altro dilemma è dato dalla durata del suo regno. Natale Barca mette in luce una durata possibile di circa due anni, mentre Dieter Kessler sostiene che Neith Iqerty sia la sorella di Pepi II, non di Merenra II che regnò (pare) solo per un anno.
    Mi chiedo solo una cosa. Pepi II governò il Paese per circa 94 anni....e poi lo assassinarono?...non mi è chiara questa ipotesi. Mi sembra più fattibile che, proprio a seguito di un lungo periodo di stabilità dovuto al lungo regno di Pepi II, ci sia stato un periodo buio (come d'altronde naturalmente potrebbe essere accaduto) in cui gli eventuali successori si siano dati battaglia, con il risultato che Merenra II dopo forse solo un anno di regno venne ucciso; che venne poi vendicato dalla sorella che tenne il trono finchè potè e che in seguito i contendenti si susseguirono a rotta di collo fino a spezzare la continuità territoriale e di governo, cui seguì come ben sappiamo il Primo Periodo Intermedio.
    La possibilità dei 70 re in 70 giorni è stata invece spiegata come una semplice contemporaneità di molti principi locali che si spacciarono come re assoluti, pur non avendo il controllo di tutto il Paese.
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    Maat Ka Ra
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    EgiTToPhiLo/a
    Scriba Reale
    00 03/06/2008 20:51
    Che succede??
    Non avete più voglia di leggere? Ho scritto troppo? [SM=x822714]
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    -Kiya-
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    Sacerdotessa
    di ATON
    Thiatj

    - ḥtm mr r ry.t '3.t
    wts rn n ՚ḫ n itn,
    S3t n m3't -
    00 03/06/2008 23:40
    intervengo, ma lo faccio, al momento, esclusivamente rispolverando "antichi" residui della memoria.


    Innanzitutto una breve premessa sul numero 7. Numero che è tutt'altro che nefasto per gli egizi, poichè rappresenta la Creazione e la Perfezione, insomma, quale prodotto della somma del 4 e del 3, l'Universalità Cosmica.
    Ma torniamo a Nitocri, di cui possediamo pochi elementi e confusi.
    La sua esistenza sarebbe attestata esclusivamente dal Canone Regio conservato a Torino, nel quale compare effettivamente tra la 6^ e l'8^ dinastia (non vi è tra le due dinastie una separazione netta). Le altre Liste Reali non la citano affatto, almeno non con quel nome o con un altro che possa essere facilmente ricondotto ad una donna. Qualche studioso in merito alla sua posizione nel Papiro Regio, afferma addirittura che non la si possa chiaramente ritenere una sovrana della 6^ dinastia, ma che potrebbe essere considerata l'iniziatrice dell'8^, o una sovrana successiva, comunque appartenente ad essa.

    Certo Nitocri, se vissuta realmente, come molti accademici ritengono (tra questi Grimal), visse in un'epoca di effettiva "turbolenza" e di disordini interni. Eloquenti in tal senso "Le Lamentazioni di Ipu-ur" che, sebbene rinvenute su un papiro del Nuovo Regno, vanno invece ricondotte proprio all'epoca del Primo Periodo Intermedio, periodo in cui le lotte per la salita al trono erano all'ordine del giorno.
    Non sappiamo quale fu la durata del suo Regno. Chi propende per due anni un mese e un giorno, chi per 6 anni, chi per 12. Eusebio le attribuisce doti uniche e per coraggio e per bellezza (la bionda chioma e le guance rosate...) e, inoltre, la proprietà di una delle piramidi satelliti della piramide di Micerino, o forse addirittura si sostiene che si impossessò di quest'ultima, non ricordo, alla quale pare apportò delle ristrutturazioni. Tuttavia non vi sono attestazioni che la riguardano, nè il suo nome è citato su monumenti coevi o statuaria.
    Un'esistenza che ha il sapore di leggenda e, forse per questo, non stupisce l'assimilazione con Rhadopis "la Dama con le gote rosa", cortigiana greca a cui i Greci attribuirono la costruzione della medesima piramide (consiglio la lettura del romanzo di Mahfuz, dal titolo "Radhopis, la cortigiana del Faraone", in cui l'autore intesse tutte le leggende riguardanti questa figura). O ancora all'altra Radhopis, che diede una figlia a Re Psammetico, il cui nome era Nitocris e che fu Grande Sacerdotessa di Amon.
    Ma come sempre la domanda è d'obbligo: chi si ispirò a chi? La Nitokerti del canone Regio è con ogni probabilità realmente esistita, ma c'è, come sempre, da chiedersi quanto sia attendibile ciò che Erodoto riferisce a suo riguardo.
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    antonio crasto
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    EgiTToPhiLo/a
    Scriba
    00 04/06/2008 08:05
    Re:
    -Kiya-, 03/06/2008 23.40:


    ...
    Ma torniamo a Nitocri, di cui possediamo pochi elementi e confusi.
    La sua esistenza sarebbe attestata esclusivamente dal Canone Regio conservato a Torino, nel quale compare effettivamente tra la 6^ e l'8^ dinastia (non vi è tra le due dinastie una separazione netta). Le altre Liste Reali non la citano affatto, almeno non con quel nome o con un altro che possa essere facilmente ricondotto ad una donna. Qualche studioso in merito alla sua posizione nel Papiro Regio, afferma addirittura che non la si possa chiaramente ritenere una sovrana della 6^ dinastia, ma che potrebbe essere considerata l'iniziatrice dell'8^, o una sovrana successiva, comunque appartenente ad essa.
    ...



    Nitocris è nome greco e come tale va considerato una traduzione del nome egizio Nitokerty. Nitocris fu dunque impiegato da Erodoto e Manetone, mentre quello egizio dal Canone Regio (posizione 4.7 o 4.8).
    La suddivisione in dinastie adottata da Manetone non corrisponde ad alcune suddivisioni del papiro di Torino, nel quale la fine di qualche dinastia si desume da una riga di totale. Forse un totale nella posizione T3.4 per la fine della II dinastia (è una mia ipotesi), un totale nella posizione T3.26 alla fine della V dinastia e un totale nella posizione T4.14 prima della IX dinastia e quindi presumibilmente alla fine dell'VIII dinastia.



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    roberta.maat
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    Scriba Reale
    La Divina Cantatrice
    - HdjetmeMaat
    MerytAton Sitenjterw -
    00 04/06/2008 08:49
    Ho letto,non so più dove nè quando, che una leggendaria regina Nitocri fu la fondatrice di Babilonia.
    Non ho altri elementi se non una notizia dal web che la fondazione di Babilonia avvenne circa nel 1500 AC ad opera di Semiramide moglie del re assiro Nino.
    Mi metto alla ricerca di altre documentazioni più attendibili.
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    -Kiya-
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    Sacerdotessa
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    Thiatj

    - ḥtm mr r ry.t '3.t
    wts rn n ՚ḫ n itn,
    S3t n m3't -
    00 04/06/2008 09:14
    Della Nitokris, Regina di Babilonia, ne parla lo stesso Erodoto, nel primo libro delle sue "Storie"
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    pizia.
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    - ShemsetRa -
    Architetto Reale

    00 04/06/2008 17:01
    Il nome della regina appare sul Canone Regio e non sulle altre liste perché durante la XIX dinastia iniziò a manifestarsi una certa tendenza maschilista, quindi si preferiva omettere le regine, cosiderando invece la continuità fra i governi degli uomini.

    Non può apparire sulla Pietra di Palermo perchè evidentemente limitata.
    Lo sapete ormai, io sono femminista! [SM=x822710]
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