Anteprima su Pharaon maggio/luglio

Teie, 09/06/2008 10.21:

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L'A.G. dice che è un semper fidelis gli dispiace.


Teie

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Non chiedo certo il tradimento, ma un piccolo "ciao" in diretta...mica si scotta!

Teie e suo papà Augusto si sono divisi i fora per non invadersi il campo a vicenda!
Anche io chiederei i miei spazi a mio papà se frequentasse un forum (anche perchè lui adora Ramses II! )


Trovare qualcosa di scritto è quasi impossibile perché il segno ankh è certamente più antico dello sviluppo della scrittura, quindi è facile che, quando gli egizi acquistarono sufficiente dimestichezza da poter scrivere le loro memorie, queste fossero ormai dimenticate, o peggio, travisate.
Sapete quanto tempo impiega un racconto tramandato per tradizione orale per diventare irriconoscibile?
Tre generazioni.
Nel topic sulla Favola del Ladro riporterò una versione recente della stessa favola...

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Trovare qualcosa di scritto è quasi impossibile perché il segno ankh è certamente più antico dello sviluppo della scrittura, quindi è facile che, quando gli egizi acquistarono sufficiente dimestichezza da poter scrivere le loro memorie, queste fossero ormai dimenticate, o peggio, travisate.

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condivido il pensiero di pizia, non credo ci si possa attendere di trovare scritte le origini della simbologia che compone il credo egizio, esse si perdono nella notte dei tempi, anche solo semplicemente perchè divenute così profondamente parte della quotidianità che probabilmente essi stessi, il larga misura, non le conoscevano.

Penso anche sia ben difficile trovare le risposte alle migliaia di domande che possono scaturire su una civiltà scomparsa da millenni, ormai...(non me lo ricordate! )...e anche se così fosse, sapete che noia , poi!...di cosa discuteremmo qui su egittophilia, se non avessimo qualche perplessità da soddisfare?

Sul numero di maggio/giugno/luglio...insomma l'ultimo, vi è un articolo sulla missione del Louvre a Kerma, per raccogliere materiale integrativo sulla cultura meroitica in vista di una mostra dedicata che si terrà tra qualche anno. Poche parole che fanno riflettere e la prima idea che mi è balzata alla mente è stata: ma perchè noi no? Perchè non il nostro museo, che è più importante? La nostra tradizione egittologica è forse da meno? Oppure è importante solo più portare un gran numero di visitatori al museo e basta? qual è il tipo di incentivo all'Egittologia che diamo in general qui in Italia, rispetto agli altri Paesi del mondo, o più smeplicemente in Europa?