Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Ulisse, il piacere della scoperta (26 aprile)

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    EGIZIA72
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    = Useret mes en Ra,
    Sepet em-bah Aton =
    00 27/04/2008 11:39
    Quest'anno voglio andare al museo di Torino è veramente splendido,molto più grande di quello di Napoli,mi dovrò organizzare subito con il lavoro di mio marito..........datemi info.per i periodi chiusi...se ci sono....
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    -Kiya-
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    - ḥtm mr r ry.t '3.t
    wts rn n ՚ḫ n itn,
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    00 27/04/2008 13:02
    a proposito di Museo ... ho una proposta da farvi.... la leggerete oggi
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    -Kiya-
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    00 27/04/2008 21:28
    Re:
    -Kiya-, 27/04/2008 13.02:

    a proposito di Museo ... ho una proposta da farvi.... la leggerete oggi




    ecco la mia proposta:

    freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=7475207


    Tornando in tema all'argomento trattato e per rispondere ad Antonio:

    sono molte le affermazioni fatte da Angela che purtroppo non trovano riscontro documentato. Diciamo che non sono state prese in considerazione frasi del tipo "Si suppone...", "si ritiene..." "Secondo alcuni studiosi di settore..." dando così per scontata l'intera civiltà dei faraoni, secondo ideologie che certo rispettano più le idee degli autori, che non quelle originarie.

    Nel seguire il programma fino al termine ho notato anche io quanto sottolinei, rstando perplessa di fronte a molte affermazioni riguardanti la Piramide. Non posso che replicare a riguardo quanto scritto poc'anzi. Aggiungendo che non avevo sentito nulla a proposito della scoperta di una rampa a onore di Hawass. E' attendibile?

    In proposito al numero 16, ha incuriosito anche me e sono andata a rispolverare i testi che trattavano gli argomenti relativi alla numerologia egizia. Non vi ho trovato alcun riferimento ad Osiride, ma nemmeno ad altro. Sempre che non lo si voglia concepire come il quadrato di 4, ovvero la materia, l'universo creato e quindi i lati del Tempio. Ma elevandolo al quadrato non acquisirebbe un senso.
    Che Angela si sia confuso col 14, il numero delle parti in cui fu smembrato Osiride? Ma dubito anche questo...


    Detto ciò, vi comunico che stasera mi sono riscattata...
    sono andata a... riprendere "possesso" del Museo. Ho provato un particolare moto di "fastidio" guardando le scene di chiusura, in sigla di chiusura del programma. Tutte quelle apparecchiature invasive per mole che si muovevano tra le sale del Museo... mi hanno messo una certa tristezza.

    E' sempre una grande emozione passeggiare nello Statuario... tempo e spazio si annullano anche lì e puoi illuderti di viverlo da sola.
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    roberta.maat
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    - HdjetmeMaat
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    00 27/04/2008 22:01

    Anche io ho notato troppa sicurezza nell'effermare delle verità che verità non possono essere.
    Mi ha stupito A.Angela come se fosse stato "imbeccato" dall'alto. Di solito è molto più libero.
    A proposito del 16 non ho trovato proprio niente anche se devo dire che non ho una biblioteca specifica sulla numerologia.

    Alla luce di quanto è stato rilevato da Antonio e da Kiya.....è possibile forse far notare ad Angela che da loro ci si aspettava una maggiore precisione ? Mi sembra di ricordare che già era stata inviata una mail e che qualcuno abbia risposto in un'altra occasione.
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    -Kiya-
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    00 27/04/2008 23:03
    la cosa è fattibile, naturalmente.

    Ma, obiettivamente, secondo voi, in quanti tra i telespettatori del documentario hanno notato quanto abbiamo sottolineato qui? Ciò non toglie che per dovere di storicità, andrebbero segnalati.

    Ognuna di quelle note è frutto di una conoscenza aprrofondita con anni di studi autodidatti e di letture. Per dare un quadro corretto e adeguato, ognuno di quegli argomenti meriterebbe una puntata a sè, se non più d'una...
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    Teie
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    Artista del Re
    00 28/04/2008 13:52
    L'unica cosa che mi viene in mente pensando al 16 è la frazione dell'occhio di Horus; ma se questo intendeva è stato veramente spiegato malino...

    Teie
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    antonio crasto
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    EgiTToPhiLo/a
    Scriba
    00 29/04/2008 10:25
    Una delle cose che ho sempre detestato nelle trasmissioni degli Angela è la volontà di voler semplificare tutto, fornendo un’unica risposta senza mai far notare l’esistenza di varie ipotesi, più o meno condivisibili, optando per la soluzione che va per la maggiore nell’ambiente accademico.
    A volte si ha l’impressione che gli autori dei testi si preparino leggendo le guide sull’Egitto e senza avere una conoscenza specifica nel campo, quella conoscenza che consentirebbe di cogliere gli aspetti più importanti e sottolineare eventuali errori.

    E’ vero che presentare le varie ipotesi spesso allunga il discorso, ma rende senza alcun dubbio più seria la trasmissione.
    Ho notato che la trasmissione si è dilungata su cose poco importanti, quale la presentazione della KV 5 fatta da Alberto Angela molti anni fa. Sarebbe stato più interessante far vedere l’attuale stato della tomba e fornire elementi concreti. Il fatto che nella tomba esista una rappresentazione di Osiride non vuol dire che il numero delle colonne della sala ipostila sia connesso al mito del grande dio egizio. Il numero 16 potrebbe essere casuale o semplicemente riportare il numero quattro, connesso alla vita terrena, sulle quattro direzioni. Una informazione del genere non ha comunque alcun peso e se la si vuol dare deve essere preceduta o seguita da una sfilza di punti interrogativi.
    Che dire poi dei due giornalisti francesi che chiacchieravano sull’evoluzione delle piramidi. Abbiamo scoperto che la statua di Djoser controllava le offerte che venivano fatte al tempio della sua piramide. Peccato che il serdab è inclinato e che dalle due aperture della struttura si possano vedere le stelle imperiture.
    Le loro discussioni erano inutili, fuorvianti e indegne di una trasmissione scientifica. Ipotizzare che la piramide di Meidum sia franata in un sol momento creando una pioggia di detriti è, a mio parere, una scemenza. Chi ha visto i detriti può infatti notare che questi sono costituiti da grossi massi di calcare posizionati a regola d’arte in strati orizzontali. Si tratta cioè di una costruzione e non di detriti.

    Il fatto poi che la forma della piramide di Cheope sia nata dalla constatazione che facendo cadere della sabbia questa si posiziona secondo una piramide con pendenza di 52° mi sembra non solamente una scemenza, ma anche un’offesa per l’intelligenza degli antichi Egizi. Quale simbolismo si può cogliere nel realizzare una forma copiata dalla natura? Cheope avrebbe ipotizzato che la sua piramide sia stata formata dalla mano di dio che faceva cadere i massi dalle sue mani?

    Ho passato alcune ore nella bellissima spiaggia di Villasimius e malgrado l’impegno non sono riuscito a formare una piramide. Ogni volta ce facevo cadere la sabbia dalle mie mani essa formava un cono di forma differente a seconda della sabbia lasciata cadere. Forse ci voleva la mano di dio!!!
    Le spiegazioni semplicistiche dei due francesi hanno allungato solamente il programma e hanno preso gli spettatori per degli idioti.

    Roberta ha espresso la sua impressione su un’eventuale direttiva che potrebbe aver condizionato il testo degli autori.
    Io ritengo invece che sia una precisa scelta degli Angela, quella di non evidenziare i misteri o i dubbi della scienza.
    D’altra parte questa mia ipotesi è diventata una certezza quando ho sentito un illustre Egittologo italiano asserire che in merito alle piramidi non esiste alcun mistero e che loro avevano una risposta per ogni dubbio (scemenza molto applaudita dal folto pubblico chiaramente formato da studiosi o appassionati “ortodossi”. Si coglieva chiaramente nelle parole dell’Egittologo l’odio per i vari Bauval, che hanno osato togliere spazio a chi ha studiato e a chi, come dice spesso il noto egittologo, ha passato molti anni della sua vita a spalar sabbia in Egitto.

    Tutto ciò rientra, a mio parere, in una precisa presa di posizione del mondo accademico, al quale gli Angela si appoggiano e dal quale vengono condizionati.
    La paura di perdere potere consiglia loro di non ammettere l’esistenza di dubbi, misteri e problematiche. Le spiegazioni devono essere semplici o semplicistiche e non ammettere dubbi, che possano dar spazio agli “odiati” dilettanti.
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    -Kiya-
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    Sacerdotessa
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    00 29/04/2008 17:42
    forse la ragione dell'omissione di determinati aspetti non riguarda necessariamente l'appoggio al mondo accademico, dal quale ritengo "Ulisse" riceva scarso apporto... non è una trasmissione basata sull'intervento di ospiti esterni. Penso piuttosto che questo rientri nella pianificazione dell'emittente, la quale è la stessa che ospita "Voyager", anche se su canali differenti, trasmissione nota per la sua tendenza alla misteriosità...

    Insomma non potremmo supporre che gli autori di Ulisse siano "costretti" a sottostare per contratto a determinate direttive?
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    antonio crasto
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 29/04/2008 18:15
    Non credo si possa parlare in questi termini. Vorrebbe dire che le varie reti della RAI hanno realizzato oltre a una spartizione politica anche una differenziazione scientifica.
    Mi spiego.
    Rai 3 sarebbe per trasmissioni più “eretiche”, mentre le altre reti seguirebbero presentazioni “ortodosse”.
    Se così fosse non ci sarebbe da stare allegri.
    Sarebbe preferibile un allineamento anche involontario col mondo accademico.
    In tutti i due casi mi pare che gli autori non facciano una buona figura e comunque perché trattare differentemente i conduttori-autori.
    Giacobbo e gli Angela sarebbero nella stessa misura “colpevoli” della accondiscendenza verso la linea della testata o verso il mondo esoterico (il primo) o accademico (i secondi).
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    -Kiya-
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    00 29/04/2008 18:28
    Re:
    antonio crasto, 29/04/2008 18.15:


    Rai 3 sarebbe per trasmissioni più “eretiche”, mentre le altre reti seguirebbero presentazioni “ortodosse”.
    Se così fosse non ci sarebbe da stare allegri.

    In tutti i due casi mi pare che gli autori non facciano una buona figura e comunque perché trattare differentemente i conduttori-autori.
    Giacobbo e gli Angela sarebbero nella stessa misura “colpevoli” della accondiscendenza verso la linea della testata o verso il mondo esoterico (il primo) o accademico (i secondi).





    eppure "Ulisse" va in onda su Rai3, mentre "Voyager" su Rai 2...

    Per quanta fama (leggi "per quanta audience possano garantire") abbiano i rispettivi presentatori (e ci metto la mano sul fuoco che Giacobbo ha un seguito maggiore rispetto ad Angela), credo che mamma Rai ancora conservi il suo potere decisionale. Quindi non mi sorprenderebbe l'effettiva esistenza di queste regole imposte.
    Inoltre, come più volte ribadito, trasmissioni di tale contenuto non sono studiate sulla base dell'attendibilità, ma su quello che la gente vuole sentire. In tal senso, mi pare rispondano ampiamente alla richiesta...

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