Quali mezzi per accostarsi all'Egittologia?

...se mi promettete di non ridere... una volta una persona sovrappose una foto del mio profilo di 13enne con quello di Tutankhamon e, credetemi, c'era una certa somiglianza... il profilo di Tut era su un libro (indovinate il titolo? "Tutankhamen" di Christiane Desroches Noblecourt) che quella persona mi regalò... poi, a 14 anni, come regalo di compleanno chiesi ai miei genitori "Sinhue l'Egiziano"... rimasi colpito dalla storia che, ora, so essere abbondantemente romanzata e poco attinente con la realtà storica, dell'eresia amarniana e cominciai a concepire un'idea abbastanza rivoluzionaria per l'epoca (forse perchè era il '68?) e cioè che la nostra religione, in qualche modo, potesse essere quel che restava proprio di quella atoniana...
Da allora sono passati 40 anni e gli studi, come sapete, si sono sempre più ampliati anche se, passata la spinta rivoluzionario-"religiosa", è rimasta la passione per quella storia ed è sempre più aumentata la curiosità per il faraone fanciullo cui qualcuno mi disse che assomigliavo...

Poi, un giorno, dopo tanto tempo di solitudine egittologica, quando non sai con chi parlare della tua passione, quando ti sembra che il tuo essere non riesca a più a contenere il bisogno di parlarne con altri, qualcuno inventò Internet e, girovagando per i forum egittologici, capitai qui...

...mi sembra, tuttavia, che intento di questo 3D non sia tanto quello di sapere come noi abbiamo iniziato, ma quale crediamo possa essere l'iter da suggerire ad altri per iniziare...

In questo caso, c'è un elemento essenziale che abbiamo sottolineato TUTTI e che non può assolutamente mancare: la PASSIONE e questa non si impara su nessun libro; scatta d'improvviso e le testimonianze sin qui riportate mi pare siano chiare in tal senso.

Non credo possa essere indicato un iter... tutti siamo partiti da curiosità diverse, poi piano piano, abbiamo approfondito quel che ci piaceva di più o ci "intrigava" di più andando avanti per approfondimenti successivi... c'è chi si è dedicato alla storia, chi ai geroglifici, chi ad un ben determinato personaggio e chi si è dedicato alla egittologia sommariamente puntando sul "mistero" che la circonda... e sono tutte scelte rispettabilissime.

Nel momento stesso in cui stabilissimo un iter, secondo me, trasformeremmo quella PASSIONE in IMPEGNO e, per definizione, gli impegni sono noiosi

Cerco di rimediare all'
Mezzi materiali, circa una ventina di euri al mese.
Cerco di spenderli in libri, perché finora sono il mezzo di divulgazione più "sicuro".
Almeno esiste una certa garanzia: non tutti quelli che hanno qualcosa da dire scrivono un libro, ma è certo che chi lo fa ha qualcosa da dire.
E comunque bisogna presentersi con nome e cognome, coyright, editore, pubblicità e talvolta anche di persona.
Detesto internet invece, ritengo non sia affidabile per niente.
Chiunque può scrivere millantando conoscenze e titoli, chiunque può nascondersi dietro un nik o peggio dietro un nome non suo, intanto è facilissimo sparire, nomi, siti, link e tutto il resto, dall'oggi al domani.

Come ho scritto più sopra, per orientarmi nella giungla della bibliografia ho seguito Kiya, che mi ha sempre fornito ottimi consigli.

In ognuna delle vostre risposte è, a mio parere, celato un pezzo del puzzle, che una volta ricomposto, offre quello che potrebbe essere definito un ... "percorso iniziatico per un'individuale cammino egittophilo", il quale, se corretamente alimentato, e se si posseggono i dovuti mezzi, può scaturire nell'avvio verso un futuro professionale.

Ora provo a rimetterlo insieme, attraverso le vostre medesime parole e prendendo ad esempio un giovane appassionato con scarsi mezzi a disposizione e senza "conoscenze" nel settore (realtà, insomma, assai più comune di quanto si crede).
In molti casi, avete dato risposte complementari; per non ripetermi, citerò quindi un solo punto relativo ad ognuno di voi, ma è chiaro che si può già fin d'ora asserire che abbiamo, per un verso o per l'altro, condotto strade comuni che ci hanno portatii qui:

1° passo= la passione, FONDAMENTALE!:

Hotepibre, 02/04/2008 14.17:

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... c'è un elemento essenziale che abbiamo sottolineato TUTTI e che non può assolutamente mancare: la PASSIONE e questa non si impara su nessun libro

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di norma è innata e si rivela abbastanza precocemente, come dimostrato da -francis-, qui:

-francis-, 02/04/2008 12.19:

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Antichissimi ricordi mi portano alle scuole elementari, dove la parola "faraone" mi rimase impressa nella mente.
Poi, decine e decine di anni fa, acquistai il saggio di Vandenberg (sì, proprio lui, ma allora ero ingenua...) perchè il titolo del libro aveva risvegliato in me vaghe reminescenze: "Ramses, il Grande".
Mi immersi nella lettura ed ero talmente presa da quello che leggevo che di notte sognavo di essere in Egitto, in mezzo ai faraoni, etc.
E da qui nacque il mio desiderio di visitare l'Egitto, desiderio avveratosi nel lontano 1983.

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2° passo= già anticipato dal precedente, accostarsi all'argomento attraverso la lettura di uno o più romanzi; contribuirà a farci "inquadrare" il nostro obiettivo, ovvero dove volge, per la maggiore, il nostro interesse, l'ambito:

Teie, 01/04/2008 19.49:

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Ho cominciato con qualche romanzo.

Teie

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quanto detto si avvalora e offre ulteriori possibilità di crescita, se, come Teie, si ha la fortuna di avere intorno validi punti di riferimento, ma è una fortuna su cui pochi possono realmente contare.

3° passo= dopo aver chiarito l'ambito di interesse, si passa all'approfondimento; l'esperienza di Roberta propone un ottimo metodo da seguire, dopo aver acquistato il/i primo/i saggio/i, affidarsi alla bibliografia indicata è un ottimo punto di partenza.

roberta.maat, 01/04/2008 20.05:

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Ho cominciato con Tut.......poi,priva di consigli,ho cercato un libro sulla "valle".........lì è scoppiato l'amore ed è nata la fissazione,ogni volta che acquistavo un libro, di correre alle ultime pagine e guardare la bibliografia. Così da una bibliografia all'altra ho arricchito la mia biblioteca.......

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4° passo= Arriva un momento in cui i testi, romanzi o saggi che siano, non bastano più. Si avverte la necessità di condividere le proprie conoscenze, di confrontarle e di esprimerne i dubbi a riguardo.
Si è intanto maturata una certa "coscienza storica", ovvero la capacità critica per individuare ciò che è storicamente attendibile, documentato da fonti certe, da ciò che invece rappresenta pura teoria non avvalorata da prove documentali.
Solo a questo punto, a mio avviso, è corretto attingere alla rete Internet. Farlo prima è "rischioso". Qualora il giovane (non necessariamente in senso anagrafico) appassionato non abbia sviluppato le capacità critiche di cui sopra, rischia di imboccare strade che, anzichè avvicinarlo all'Egittologia e alla Storia Egizia, lo allontanano irrimediabilmente.
Se si è seguito un buon percorso di crescita culturale individuale, allora la rete è un ottima piazza per proporre le proprie teorie, confutare quelle altrui, non condivise, insomma utilizzare un mezzo, forse l'unico, che permette costante aggiornamento e proporzionale crescita del proprio bagaglio culturale:

pizia., 01/04/2008 22.35:

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Ad un certo punto mi sono trovata sola.
...ho pensato che dovesse esistere un posto reale o virtuale dove trovare tanta gente con le mie stesse passioni, così ho trovato un sito con un forum tutto sull'antico Egitto.

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Ho seguito Kiya e tutt'ora la seguo, anche se non la pensiamo allo stesso modo su tutto, anche se preferiamo argomenti diversi.
Anzi è meglio così.

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Concordate con me?