00 18/02/2008 14:38
Per chi studia, o ha studiato, giurisprudenza il termine "interpretazione autentica" ha un significato ben preciso; è infatti "autentica" "l'interpretazione della legge effettuata dal medesimo organo che ha posto in essere l'atto normativo." ... ovvero quella che è approvata dal legislatore per scegliere "quale, fra le possibili interpretazioni di una o più disposizioni, sia da considerare espressione della voluntas legislatoris".

E' ovvio che il termine "legislatore" viene qui adoperato in un'accezione astratta quale "unico detentore" del potere di interpretare quella determinata norma e di imporre quella ed eslcusivamente quella visione. Appare chiaro che, se consì non fosse, non esisterebbe UNA legge, ma così tante leggi quanti sono i magistrati chiamati a giudicare (e tralasciamo, si intende, le storpiature che tutti vediamo giornalmente...).

Io credo, perciò, che, aldilà delle disquisizioni sull'esitenza di una egittologia ortodossa o "scientificamente" basata, sia "Egittologia" (con la "E" maiuscola), quella che, fino a prova contraria e a giudizio necessariamente di una maggioranza di esperti (dacchè non esiste in egittoogia la figura astratta del "legislatore" unico) dà una spiegazione o fornisce una visione di un determinato argomento accolto dai più come "verosimile" quando non "vero".

In tal senso, ogni teoria che esula da questa sorta di "interpretazione autentica" dell'egittologia, deve semplicemente e necessariamente essere considerata una differente visione di uno stesso argomento.

Non godendo del "crisma" dell'ufficialità, o se preferite dell'"autenticità" cui sopra ho fatto riferimento, queste teorie sono perciò "sezionabili" e possono essere sottoposte ad "autopsia" come si vuole.

Ciò non esclude, ovviamente, che siano sistematicamente analizzabili o criticabili, o autopticamente trattabili, anche le versioni "ufficiali"; ma diciamo che quelle sono più difficili da "smontare" non fosse altro perchè sono avallate dal mondo accademico che impone (purtroppo spesso anche in maneira palesemente immotivata) tutto il suo peso e duna visione universalmene riconosciuta!

Del resto, da che esiste l'uomo, si è sempre chiesto cosa sia la "VERITA'".

Di teorie strampalate, in egittologia come in tutte le materie dello scibile umano, ne esistono a bizzeffe: contro alcune ci scagliamo più veementemente che non verso altre, ma anche questo fa parte del gioco e deriva, spesso, anche dal modo in cui l' "imbonitore" di turno sa presentarle.
Nel caso di partenza, direi che da smaliziati appassionati di questa grande scienza che è l'Egittologia possiamo permetterci di portare le nostre critiche con cognizione di causa.