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L'Archeologia musicale

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    -Kiya-
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    00 04/03/2008 18:10
    di Antonia Mastrolacasa

    L’archeologia musicale è una disciplina nata dal connubio tra i metodi di indagine della musicologia e della scienza archeologica. Anche in Italia, come da tempo in altri Paesi, ha assunto un ruolo di ampio respiro nel panorama culturale ed è diventata uno stimolante argomento di dibattito per numerosi studiosi che si confrontano sul ruolo di primo piano rivestito dalla musica nell’antichità. L’interesse crescente nei suoi confronti è dimostrato dallo spazio dedicatole il 21 giugno scorso alla Festa della Musica di Ferrara; in questa occasione, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara ha organizzato, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bologna, una giornata di Studi intitolata “Lo specchio della musica e i suoi riflessi: passato e presente”. Durante il dibattito Roberto Melini, archeologo e musicologo, ha presentato il corso di archeologia musicale, attivato nella primavera scorsa presso il Conservatorio “F. A. Bonporti” di Trento. Gli abbiamo rivolto alcune domande.

    Qual è il significato della musica antica oggi?

    «Come tutti gli studi dell’antichità, serve a capire chi siamo. Nella musica, in un momento in cui si sembra arrivati ad un punto morto, è importante ampliare le conoscenze musicali in senso temporale: andando alle sue radici si possono comprendere prospettive e tensioni della musica d’oggi e si possono raccogliere stimoli per rinnovare la musica moderna».

    Da cosa nasce l’idea di un corso di archeologia musicale?

    «L’interesse dell’iniziativa risiede nel fatto che le lezioni, oltre a costituire un elemento di novità nell’offerta formativa degli istituti musicali, seguendo così la linea tracciata dalla riforma in corso, sono state caratterizzate da un approccio di tipo interdisciplinare basato sull’analisi delle testimonianze della cultura materiale. La stessa denominazione “Archeologia musicale del mondo antico”, scelta nella consapevolezza delle molteplici implicazioni che tale definizione comporta, testimonia la volontà di proporre un apprendimento di tipo innovativo in cui, alla luce delle nuove frontiere aperte dalle più recenti metodologie di ricerca, sia possibile sviluppare sinergie fra discipline quali la musicologia, la filologia, l’iconografia e l’archeologia».

    Quali sono gli argomenti trattati?

    «I temi sono stati scelti con l’intenzione di introdurre alla disciplina e di offrire un panorama sui fenomeni musicali e sonori dell’antichità. Abbiamo dunque deciso di trattare la cultura musicale delle civiltà preistoriche, del Vicino Oriente, del Mediterraneo, egizie, greche, romane e dell’Alto Medioevo; di affrontare la metodologia della ricerca archeologica, iconografica e paleografica applicata alla musica (con uso dell’informatica e di Internet) e infine di analizzare filosofie e sociologie musicali del mondo antico rapportate a quelle della musica etnica e contemporanea. Particolare attenzione è rivolta allo studio delle evidenze provenienti dall’antica area vesuviana, oggetto da tempo di indagini specifiche da parte mia. Alle lezioni frontali si affiancano anche visite a musei ed a siti d’interesse archeologico. A fine corso è previsto un viaggio d’istruzione a Napoli e nell’area vesuviana».

    Il corso è seguito da studenti del Conservatorio e dell’Università di Trento, che grazie alla convenzione stipulata fra i due Istituti hanno potuto inserire il relativo esame nel loro piano di studi. Partecipano inoltre diversi uditori, tra cui archeologi e docenti di scuole superiori.




    [fonte: www.giornaledellamusica.it]
  • Hatshepsut76
    Viandante
    00 05/03/2008 00:25
    Accipicchia che bello dev'essere!!

    Mumble mumble... Archeologia musicale... potrebbe avere a che fare, in qualche modo con l'etnomusicologia? Forse sto sparando una castroneria grossa come una casa, ma ci ho provato... [SM=g999103]
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    -Kiya-
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    00 05/03/2008 09:19
    Potrebbe in effetti essere una disciplina che trae origine da due precedenti, l'etnomusicologia (intesa come studio delle tradiizioni musicali dei popoli) e la musicologia storica (volta a definire e scoprire le origini della musica e la sua evoluzione dall'antichità in poi)