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Mummia Unknown Man E: forse figlio di RamsesIII?

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    roberta.maat
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    - HdjetmeMaat
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    00 28/05/2008 22:37
    Dopo aver riletto tutti gli interventi di tutti ed essendo notevolmente influenzata dalla lettura di Gabolde, lo ammetto, penso che l'idea che Unknown-man E sia Zannanza non è peregrina......ci lavoro ancora un pò e poi traggo una conclusione.
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    -Kiya-
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    00 29/05/2008 00:18
    bene, Roby ;)

    attenderemo di leggere il tuo punto di vista a riguardo :)
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    -Kiya-
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    00 09/11/2008 16:48
    Aggiornamento
    La curiosità sollevata intorno a questa mummia ha fatto sì che la questione fosse presa in considerazione e quindi lo SCA ha rivolto la sua attenzione al misterioso "Unknown Man", battezzato "Man E".

    Ma ricominciamo daccapo, con un breve riassunto e proponendo un'immagine a colori della cosiddetta "mummia urlante":






    Siamo nel giugno del 1886, quando Gaston Maspero si appresta a sbendare le 40 mummie reali rinvenute nella cachette di Deir el-Bahari, 5 anni prima.

    Tra le mummie ivi conservate spiccano quelle di Ramesse II, Seti I e Tuthmosi III. Ma uno dei corpi lascia alquanto sorpresi per la diversità di inumazione e non solo. Si trova in un sarcofago anonimo, assolutamente privo di iscrizioni, che comporta l'impossibilità di procedere all'identificazione.
    Ma la sorpresa più grande coglierà Maspero al momento dell'apertura della cassa.
    Ciò che si presenta ai suoi occhi è un corpo avvolto in una pelle di pecora, un rituale assolutamente inconsueto per l'epoca dei faraoni.
    Svelando il corpo, la prima cosa che attrae l'attenzione è la smorfia di dolore che caratterizza il volto di quello che si direbbe essere stato un giovane uomo.

    La cura con cui fu sepolto e, soprattutto, il lignaggio di chi lo accompagnava, lasciano, se possibile, ancora più interdetti.

    La domanda che si fa strada repentinamente è soltanto una:
    chi è l'uomo urlante, privato del suo nome, che è giunto fino a noi con l'appellativo di "Man E"?


    Si procede eseguendo l'autopsia del corpo, nella speranza di poter trovare qualche risposta. Secondo uno dei componenti dell'equipe medico/fisica, Daniel Fouquet, la contrazione della parete addominale, abbinata alla smorfia di dolore, sarebbero identificativi di avvelenamento e, quindi, di una terribile agonia, visibile ancora, dopo millenni.


    Ma perchè gli fu designata una fine così tremenda?

    Da allora ogni studioso che se ne occupo' abbracciò quella teoria, e si volse a cercare documenti storici che potessero identificare la mummia e dare una spiegazione a quella fine.
    Fu così che alcuni giunsero a conclusione che potesse trattarsi di uno dei figli di Ramesse III, il traditore che, con la complicità della madre, tentò di espugnare il trono al sovrano, suo padre.
    Per altri, invece, Man E era un governatore egiziano, morto al di fuori dei confini Egizi, al quale il popolo che governava cercò di dare una sepoltura adeguata, pur non conoscendone i principi fondamentali, e influenzandola inevitabilmente con i propri rituali. Il riferimento agli hittiti, che usavano avvolgere i corpi dei defunti in velli di pecora, prende strada.
    Altri ancora ritennero che l'anomala inumazione volesse indicare un personaggio straniero, morto in Egitto e sepolto in parte con le usanze del posto, in parte con le caratteristiche tipiche dettate dalle sue origini, Hittite naturalmente. Il riferimento in questo caso, si sposta verso il principe Zannanza, che giunse in Egitto dietro richiesta di una non ancora identificata Regina vedova (Nefertiti? Meritaton? Ankhesenamon?) di un sovrano egizio che non lasciò eredi (Akhenaton? Tutankhamon?).

    Tutte spiegazioni accettabili, in base agli elementi in nostro possesso. Almeno fino ad ora.

    Torniamo ai giorni nostri, al momento in cui Hawass pone attenzione alla mummia, affermando che mai prima di allora si è trovato al cospetto di resti traducibili in tanta sofferenza. E' chiaro che qualcosa di anomalo avvenne, sebbene si è ancora lontani dal trovare una risposta.
    Per questo, oggi, a circ 130 anni di distanza dalla scoperta di questo corpo, un team di scienziati, supportato dalle sofisticate apparecchiature messe a loro disposizione dall'odierna tecnologia, è tornato ad occuparsi di Man E, con l'intenzione di svelarne l'enigma.

    Il CtScan, L'Xraysand per la ricostruzione facciale e altre apparecchiature sono state impiegate per esaminare Unknown Man, alla ricerca della sua identità e delle ragioni della sua fine.

    A prevalere, oggi, è l'ipotesi che possa realmente trattarsi di Pentawere, proprio il principe figlio di Ramesse III e Tiy, che elaborò con la madre una congiura per uccidere suo padre e ascendere al trono al suo posto.
    Questo è quanto meno ciò che afferma la dr.ssa Susan Redford, dell'Università di Pennsylvania, sostenendo che le risposte si celano nel famoso papiro che narra la vicenda, riportando la condanna a morte che attese il traditore. Secondo il suo parere, Pentawere si tolse la vita, come suggeritogli dal suo rango, per mezzo di un potente veleno.

    Ma veniamo ora a un'altra anomalia che si ritenesse riguardare la mummia. Gli esami condotti al momento della scoperta rivelarono che il corpo del defunto presentava ancora gli organi interni intatti, al loro posto. Inusuale per la tradizione egizia di quell'epoca, che, come sappiamo, intimava di rimuoverli e imbalsamarli individualmente, per poi riporli nei canopi.
    Fu questa una delle ragioni per cui si ricorse all'ipotesi che si trattasse del Principe Hittita. Giunto in territorio egiziano, egli avrebbe incontrato la morte per mano di coloro che non intendevano permettergli di salire sul trono.

    Ma il CTScan avrebbe dimostrato il contrario. Il corpo di Man E fu regolarmente eviscerato, come dettato dalla fondamentale prassi egiziana.

    Inoltre, ulteriori analisi condotte sulle sue ossa e sulla dentatura contraddirebbero quanto a suo tempo affermato da Fouquet, dimostrando che non ci si trova al cospetto di un giovane ventenne, ma, piuttosto di un adulto di 40 anni. Elemento che riconduce di nuovo verso l'ipotesi che si tratti di Pentawere.

    La ricostruzione facciale, poi, mostra il volto di un uomo dai connotati forti, con naso prominente e mascella sporgente, caratteristiche che non si trovano nella fisionomia hittita.
    A confermare ciò il riscontro di un cranio allungato verso l'esterno e la fronte bassa, tipicamente egiziani.

    Restano tuttavia alcuni interrogativi, come il vello di pecora e l'assenza di iscrizioni.

    Sembrerebbe che i secoli trascorsi intendano farsi garanti del segreto di Unknown Man. Ma Hawass, che ritiene di essere vicino a una risposta definitiva, non è d'accordo.

    Il segretario dello SCA avrebbe infatti affermato:

    "Ho come l'impressione che quest'uomo sia stato seduto, al Cairo Museum, in attesa che qualcuno lo identificasse. Ora voglio credere seriamente che questo sconosciuto, non resterà tale ancora a lungo."


    Tutto quanto qui riportato sarà il soggetto di un documentario televisivo che sarà trasmesso dalla Five's TV inglese, quanto prima.


    [fonte: www.dailymail.co.uk]
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    -francis-
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    - Waenra,
    MerytWaenRa, Semenet -
    00 09/11/2008 17:08
    Bisognerebbe, prima di tutto, conoscere le tradizioni dell'antico Egitto relativamente ai casi di tradimento. Non credo che ai traditori venisse assicurato il rituale per raggiungere indenne l'aldilà come per un altro normale egizio, però, trattandosi in questo caso di una figura regale, forse gli veniva assicurata una sepoltura degna.
    E' però strano, visto che il corpo è stata imbalsamato, che la bocca sia rimasta spalancata come se il personaggio fosse morto, appunto, fra atroci sofferenze.
    Lessi che in certi popoli essere sepolti avvolti in una pelle di maiale (forse nell'islam) era segno di disprezzo e di dannazione.
    Posso ipotizzare che il personaggio sia stato sepolto tenendo in considerazione il suo lignaggio (Valle dei Re) ma che a lui non sia stata però riservata la scritta del nome, indispensabile per la vita ultraterrena, e spregiato con la pelle di pecora.
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    -Kiya-
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    00 23/11/2008 00:01
    Sebbene alcuni scienziati ritengono che la smorfia facciale di Unknown Man possa essere dovuta alla postura assunta dalla testa durante e dopo la mummificazione (non chiedetemi come sia possibile a essicamento avvenuto...), l'ipotesi di morte per avvelenamento non è stata ancora abbandonata.
    Hawass, inoltre, procederà con le analisi, sottoponendo Man-E al test del DNA, per cercare correlazioni parentelari con Ramesse III.
    [Modificato da -Kiya- 23/11/2008 00:34]
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    -Kiya-
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    00 08/01/2009 09:31
    Prendendo spunto da un'osservazione letta sull'EEF, riapro la questione relativa i lobi forati.

    Ricordo che ne avevamo accennato, ma forse nulla era stato detto a proposito del fatto che sulla mummia sono stati trovati degli orecchini d'oro.
    nell'osservazione citata, si affaccia l'ipotesi che la tipologia di orecchini potrebbe inquadrare Man-E nella XXI dinastia.

    Non ho modo, e non l'avrò fino a stasera, di approfondire le ricerche. ne approfitto, quindi, per dare spunto a voi.
    Sapreste indicare documenti e immagini relativi alle tipologie di orecchini utilizzati dagli uomini all'epoca del Nuovo Regno e immediatamente successiva?
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    roberta.maat
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    - HdjetmeMaat
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    00 08/01/2009 13:09
    Ho visto anche io l'immagine che riprodurrebbe gli orecchini trovati su Man E e successivamente trafugati. Approfondirò le ricerche come richiesto da Kiya, ma sinceramente, per ora, quella immagine moderna mi
    solleva molte perplessità circa la somiglianza con la tipologia di monili reperti ed attribuiti alla XXI dinastia ed ancora di più alla XVIII. Provo ad inserire immagini!
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    roberta.maat
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    00 08/01/2009 15:29
    EEF aggiunge altra immagine simile alla prima, stavolta in oro ! Io continuo a cercare immagini di reperti da raffrontare a queste imitazioni.
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    -Kiya-
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    00 08/01/2009 23:28
    Intanto, ecco le due imitazioni:




    Non sono disponibili immagini dei reperti originali, ma sappiamo che quelli indossati da Man-E fossero in oro.

    Chi ha informazioni sull'argomento sostiene che questa forma fosse entrata in auge durante la XVIII dinastia, ma che perdurò a lungo, riguardando anche le dinastie successive.
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    -Kiya-
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    00 08/01/2009 23:51
    Ho trovato alcune immagini di reperti originali egizi, ma non quelli appartenenti al soggetto, che si avvicinano per forma e tipologia a quelli riprodotti qui sopra.

    Sono 3 coppie di esemplari, tutti ricondotti genericamente al Nuovo Regno e non specifici della XVIII o della XXI dinastia, come si vorrebbe ritenere.








    questi ultimi sono indicati come apparteneti, per tipologia, alla Nubia. Mentre i primi due sono stati trovati nella regione Tebana
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