00 02/11/2007 09:08
Da queste prime risposte mi sembra che concordiamo sul fatto che il periodo di 70 giorni non si riferisse all'intera procedura funebre bensì al solo periodo necessario alla mummificazione.

Ho riletto quanto riportato da Erodoto ne "Le Storie" e, in particolar, mi ha colpito il fatto che, in tutte e tre le tipologie che venivano proposte per l'imbalsamazione, tutte prevedessero lo stesso tempo, ritengo, conseguentemente, che questo periodo temporale possa essere comprensivo di rituali magici legati a fattori non gestibili umanamente (ad esempio il sorgere o il tramontare degli astri)oltre alla necessità di lasciar agire il natron.

La domanda iniziale era però rivolta, più che ai tempi di mummificazione, a quanto fosse necessario al completamento delle opere per così dire "accessorie", ovvero se le costruzioni in corso, quali ad es. la tomba, il tempio memoriale, il corredo, ecc. subissero uno stop relativamente al loro sviluppo ma venissero completate per quanto già eseguito oppure venissero modificate in funzione del decesso e, in ambedue i casi, quale sarebbe stato il tempo "ragionevole" d'attesa prima delle esequie.

Rimango dell'oppinione che sette o otto mesi dal decesso all'inumazione siano eccessivi.

Ciao, BATA [SM=x822715]