E' un interrogativo che mi pongo sempre più spesso. Inevitabile, forse, approfondendo con letture di settore o con testi che "semplicemente" raccontano della cronologia egizia.
Come avveniva il passaggio da una dinastia all'altra?
Di primo achito, si sarebbe tentati di affermare che una dinastia subentrava a quella precedente quando un sovrano moriva senza eredi legittimi o legittimabili. Ma sappiamo, da prove documentate, che così non fu, almeno apparentemente.
Pensiamo a Huni. Egli fu sovrano della III dinastia, a cui succedette Snefru, suo figlio. Le fonti ufficiali recitano che Snefru non sia figlio della Sposa principale, ma di una secondaria, tuttavia egli prende in moglie Hetepheres, sua sorella, e quindi anch'essa figlia di Huni, ma anche della sua Sposa primaria. Secondo alcuni Egittologi, e secondo quanto l'Egittologia ci insegna, in tal modo Snefru dovette essere legittimato al trono e riconosciuto come erede ufficiale. Eppure con Snefru ha inizio la IV dinastia...
Per restare nei nostri argomenti favoriti, introduco anche la questione dinastica che vide Tutankhamon erede al trono dopo Smenkhkhara. Erede per discendenza diretta? non lo si può affermare. Sappiamo che, ancora bambino, sposò Ankhesenamon. Anche in tal caso si potrebbe pensare all'intenzione di voler legittimare un erede non diretto, ossia figlio del Re, ma non della Grande Sposa Reale. Forse addirittura nemmeno figlio del Re, chi può affermarlo con certezza?
Eppure in questa circostanza non si ha un passaggio di dinastia e, notizia a mio avviso ancora più eclatante, se non errore clamoroso, ciò non avviene nemmeno con la salita al trono successiva di Horemheb, del quale non si conosce alcun legame con la famiglia reale che lo ha preceduto.
Credo che potrei continuare ancora a lungo, presentendo esempi "anomali", ma mi fermo qui.
E ritorno a chiedermi: quali potrebbero essere stati i criteri di successioni che regolarono il susseguirsi di sovrani e dinastie nell'arco della storia Egizia?