00 12/10/2009 08:15
Re:
Merytaton62, 11/10/2009 12.30:


Credo che , volendo, si possano facilmente trovare analogie tra le religioni, perchè tutte, in definitiva, cercano di soddisfare i medesimi bisogni (compensazione alle ingiustizie di questo mondo, speranza in una vita oltre la morte, etc. etc.).


Ottima osservazione, quoto!

Tornando a Horus, come abbiamo già detto più volte, non è facile, nella mitologia egizia, delineare le caratteristiche di una divinità, perché queste variano molto nel lungo periodo, sommandosi a tradizioni locali, a culti di provincia, a speculazioni dei teologi ufficiali di corte, generando degli Horus talmente diversi l'uno dall'altro che è difficile si possano ricondurre ad una singola entità, così si è spesso costretti a considerarle separatamente.

Guarda qui

Altra considerazione: Horus è la divinità incarnata dal re, già dai tempi predinastici.
Ma in un certo periodo della storia egizia, in particolare nel Nuovo Regno, i faraoni costruivano attorno alla propria persona il mito della nascita divina, dichiarandosi così figli di Amon, divinità principale del pantheon egizio in quel momento, il quale si sarebbe presentato alla Grande Sposa Reale con le sembianze del faraone loro padre, per concepire il figlio divino.

Come se non bastasse, Anubi, in qualità di dio-messaggero, sarebbe apparso dopo poco alla regina, annunciandole la maternità...
Illustri immagini relative a questo mito si trovano nel porticato del tempio della regina Hatshepsut a Deir el-Bahari.

In pratica un re figlio di Dio e di una donna, alla quale viene annunciata la nascita di un figlio a sua volta divino.
Certamente qualche similitudine c'è, e ha fatto saltare sulla sedia i primi traduttori di gerglifici quando si cimentarono con testi di questo genere, per una strana assonanza con i dogmi di altre religioni ben più diffuse e conosciute.

Però le differenze sono di portatat decisamente maggiore.