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Se il nostro oggetto fosse (per esempio) un giocattolo potrebbe essere l'unico esemplare al mondo e ora vi dico come la vedo io sta storia. Consideriamo che un giorno un uomo (non specifichiamo il rango perchè credo sia poco importante) ammirava gli uccelli seduto sulla riva del nilo, così mosso da quella creatività, che è insita in ognuno di noi, si mise a lavorare un pezzo di legno trovato li nei pressi. Tutti i giorni lo lavorava fino ad arrivare al risultato sperato, il più vicino possibile alla realtà e anche alla sua abilità. Poi guardando l'oggetto che aveva creato ammirando gli uccelli che volavano leggeri sul nilo decise di donarlo a suo figlio perchè lo tennesse come ricordo. Per quel che ne sappiamo potrebbe anche essere una cosa simile. Il nostro oggetto potrebbe essere l'unico al mondo se fosse andata così. Chiaramente la mia è una congettura ma voglio far capire il mio punto di vista, non tutto quello che non capiamo è per forza un mistero e che spesso non possiamo costruire storie fantastiche solo guardando una cosa (come ho fatto io prima) e darle per vere. Se chi lo ha trovato ci vide un aereo non per forza deve essorlo anche per gli altri. Un oggetto singolo è come un solo tassello di un puzzle, come un piatto prelibato ma senza contorno, ognuno di noi potrà scegliere il suo contorno preferito per gustare meglio il cibo. Senza urtare nessuno, ma io preferisco pensarla come ho scritto semplicemente perchè da un tocco umano a quelli che sono stati i nostri predecessori, uomini. Gli antichi vengono rappresentati sempre come religiosi, guerrieri, tiranni o politicanti, ma credo che fossero uomini prima di tutto. Se ci fermassimo allo stereotipo che ci viene presentato, secondo me, si farebbe un errore gravissimo. I primitivi ad esempio, sono rappresentati come mezzi scimmioni rintonati capaci solo di mangiare, scarabocchiare caverne e adorare qualche dio ed è davvero triste pensarla così, ecco perchè credo che, a volte, noi troviamo nella terra non un oggetto inirente ad un dio, ma semplicemente un dono di un padre ad un figlio o di un marito alla sua sposa. Come troviamo le tombe ed i templi, le divinità e i "calendari" possiamo, allo stesso modo, trovare quello che per due persone fu un pegno d'amore (per esempio). Ci tengo in particolar modo a far capire quello che penso e voglio farvi un esempio. Io tengo dentro ad un cofanetto un collana con un ciondolo d'argento raffigurante una stella a molte punte, è un regalo d'amore che ebbi in dono da una donna che amai molto alcuni anni fa. Questa collana la tengo in un cofanetto nero ed insieme ad un ciondolo (rotto) raffigurante Anubis. Ora ammettiamo che tra 3.000 anni qualcuno lo ritrovi, cosa penserà? Che adoravo le stelle e un dio sciacallo? Lo vedrenno come la raffigurazione religiosa di un cane sceso dalle stelle? Io spero che lo interpretino come quello che sono, due cose vicine ma che non in comune non spartiscono nulla, perchè è la casualità che me li ha fatti mettere vicino. Ora riflettete bene, sarebbe più facile pensare all'adorazione di uno sciacallo e delle stelle perchè non entra nel personale e può andare bene a tutti, ma soprattutto perchè non tutti gli oggetti ci parlano dei loro fautori, della loro vita, dei loro momenti vissuti, o forse quando ci parlano di loro noi non li vogliamo ascoltare e corriamo sempre nella direzione che ci piace di più. Per tornare al nostro oggetto, si può discutere all'infinito e non sapremo mai perchè un giorno di svariati secoli fa un uomo decise di crearlo, non sapremo mai cosa pensava quell'uomo mentre ignaro creava quello che, secoli più tardi, avrebbe messo dei suoi simili ad un tavolo a parlarne e a tirare congetture terrene e fantasiose nella vana speranza di capire il senso di quell'oggetto tanto complicato quanto semplice che ci mette in crisi e denota con crudeltà i nostri limiti di pensiero.
Un abbraccio...
Kalispera...