Approfittando di qualche giorno di relax ho letto "qualcosa":
Titolo: La cattedrale del mare
Autore: Falcones Ildefonso
Editore: Longanesi
Prezzo: 18.60
N.ro pagine: 643
Note: nella Barcellona del medioevo, con i "poteri" propri della nobiltà padrona del popolo, la storia di un ragazzo che cresce e che da umile trasportatore di pietre per la Cattedrale, diviene guerriero e poi... uno spaccato molto interessante del medioevo spagnolo, dalla atroce pena prevista per l'adulterio femminile all'inquisizione. Anche se hanno voluto puntare proprio sulla similitudine con "I pilastri della Terra", di fatto la cattedrale non ha particolare importanza se non come testimone delle vicende narrate.
Giudizio:
Titolo: L'Innocenza
Autore: Chevalier Tracy
Editore: Neri Pozza
Prezzo: 17
N.ro pagine: 365
Note: Inghilterra, mentre in Francia scoppia la Rivoluzione, mentre lo scrittore, pittore, incisore William Blake scrive i suoi "racconti dell'innocenza" e quelli "dell'esperienza" un gruppo di adolescenti si affaccia alla vita. L'autrice è quella de "La ragazza con l'orecchino di perla" (splendida storia romanzata della vita di Vermeer) o de "La dama e l'unicorno"; il romanzo è interessante, ma non ha la stessa forza e bellezza dei precedenti.
Giudizio:
Titolo: La Regina crocifissa
Autore: Sinouè Gilbert
Editore: Neri Pozza
Prezzo: 16.50
N.ro pagine: 318
Note: Portogallo del 1300; sullo sfondo l'eterna rivalità con la Spagna e la brama delle scoperte geografiche. Una pergamena proveniente dagli archivi segreti Vaticani conterrebbe informazioni preziosissime che consentirebbe di raggiungere le terre delle spezie ove regna il mitco Prete Gianni. Si può uccidere, e si uccide, per questa carta, mentre il figlio di un Re deve sposare una regina che non ama ed amare una donna che non può sposare. L'autore (che cade a fagiolo qui visto che, sostanzialmente, si chiama Sinhue) è lo stesso, tra gli altri, de "La via per Isfahan" e di "Lady Hamilton" sulla vita di Emma Hamilton da prostituta a moglie dell'ambasciatore d'Inghilterra presso la corte borbonica di Napoli negli anni della Repubbilca Napoletana del 1799.
Giudizio: