00 30/11/2006 21:16
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Messalinaxxx 30/11/2006 19.13


ma Kiya tu che l'hai visto ora nella versione sperimentale, leggevi comodamente tutto o hai trovato l'illuminazione piu' suggestiva e un po' penalizzante per i dettagli?

[SM=x822709]

(i primi di gennaio ci faccio un salto pure io e poi vi dico che ne penso)



confermo la difficoltà, ma trattandosi dello statuario è "limitata" alle iscrizioni originali. Per le didascalie hanno utilizzato prevalentemente (dove necessarie) stampe su A4 su carta bianca e testo nero illuminate dalla luce di un faretto, che quindi risultano sufficientemente leggibili.
Credo Maat si riferisse alle iscrizioni originali riportate sulle statue (cartigli, frasi votive, etc...). Ad esempio la statua di Tut e Amon, che è chiara (credo calcare), riporta ai lati iscrizioni che risultano difficili da "leggere" a meno che non ci si avvicini al piedistallo (il uale, essendo decisamente alto, eleva la stuatua a un'altezza tale che interpretare le iscrizioni, risulterebbe comunque difficile, anche con un'illuminazione più adeguata - tenete conto che sono alta 1.72 mt e che accanto alla statua in questione, all'altezza dei miei occhi vi sono i piedi dei soggetti, l'uno in piedi (Tut), l'altro seduto (Amon), ma pressocchè di pari altezza.

Credo che per l'allestimento definitivo si rifaranno un po' allo stile adottato per la Sala 1, quella riservata alla preistoria. Sebbene, non si possa sottovalutare quelle che sono le difficoltà oggettive che si possono incontrare nel rendere al meglio statue di elevata altezza e sarcofagi, oltre che frammenti vari e tabernacoli. Inoltre il soffitto dello statuario è a volta e parecchio alto (credo superi i 5 mt di altezza) e questo non fa che complicarne l'illuminazione. Certo non sarà possibile, a desempio, ricorrere a vetrine illuminate da faretti...