Andando a caccia di materiali inerenti i Vasi Canopi e il Periodo Predinastico, mi sono imbattuta nello scritto che qualche giorno fa ho postato ne "I nostri lavori" a proposito di quest'ultimo argomento.
La lettura di questa tesi di Cervellò si è rivelata essere molto più interessante del previsto, perchè mi ha dato l'opportunità di individuare quella che potrebbe essere la funzione simbolica dei Vasi Canopi.
E' noto infatti che nei principali testi che trattano questo argomento non ci si imbatte in un autore che affronti tale aspetto, che, nella maggior parte dei casi viene liquidato adducendo al solito riferimento ai Figli di Horo.
Qui di seguito, cercheròò di andare oltre questa "cortina" e rendervi partecipi di quello che è, a mio parere, un valido anello di congiunzione tra il Periodo Predinastico e i Vasi Canopi.
Prendendo in esame quelli che vengono definiti "documenti dell'unificazione" (ossia la testa di mazza di Re scorpione, quella di Narmer e anche la Tavoletta di quest'ultimo), si riscontra la presenza di quelli che sono classificabili come stendardi.
I medesimi, di norma 2 o 4, rappresentano sempre le medesime icone: un falco (Horo), un ibis (Thot), ciò che viene indicato come una placenta (Khonsu) e un lupo (Upuaut).
Cervellò, contrariamente a quanto siamo abituati a sentire, non ritiene possa trattarsi dei vessilli degli alleati del re, bensì delle rappresentazioni simboliche dell'essenza del sovrano. Nello specifico: Horo, il suo aspetto solare; Thot, quello lunare; Khonsu, lunare a sua volta, ma nello specifico, in quanto a placenta, rappresenterebbe il gemello del re che nasce morto per sottolineare la sua primogenitura (sottolineo che effettivamente Khonsu è sempre rappresentato con la treccia della gioventù); e Upuaut, "colui che apre la via", ove la via rappresenta il percorso simbolico che il sovrano deve affrontare (nascita, crescita, morte), come potete approfondire nel materiale di cui ho accennato poc'anzi.
Gli stendardi, per loro conformazione, necessitano di portatori. Nei suddetti reperti i portatori sono sempre rappresentati allo stesso modo: 3 uomini barbuti e 1 sbarbato. Nei documenti che richiamano a guerre quest'ultimo non compare (forse perchè è quello che porta lo stendardo della placenta e quindi un principe defunto non può partecipare a una guerra?), ma è sostituito dall'emblema di Min (altro riferimento al sovrano, inteso come garante di fecondità - "Toro possente").
Quello che è interessante è che, analizzando l'evoluzione dei vasi canopi, scopriamo che i campioni risalenti al Medio Regno presentano effettivamente coperchi rappresentanti tre uomini barbuti e uno no e, inoltre, successivamente acquistano le fattezze dei quattro Figli di Horo: un falco (simbolo di Horo); un babbuino (simbolo di Thot); una testa umana (lo si può ricondurre a Khonsu) e un lupo o sciacallo (simbolo di Upuaut). Esattamente gli emblemi degli stendardi regali...
Ritenete che tutte queste coincidenze possano essere un caso? O forse i Canopi, e quindi i Figli di Horo, sono davvero le rappresentazioni simboliche dell'essenza del Dio (il sovrano) che protegge le viscere, a cui evidentemente si riconducevano per valore simbolico?
[Modificato da -Kiya- 07/11/2006 22.31]