00 23/02/2009 19:50
Re:
-francis-, 02/11/2006 17.14:

Il libro non l'ho letto, ma Hornung è un autore molto serio!



Hai ragione, francis! [SM=g999103]
Non l'ho ancora finito, però posso comunque stilare un giudizio su quest'opera:

Le mie impressioni: In questo testo Hornung possiede la capacità di saper guidare il lettore attraverso un intricato percorso fatto di società segrete, alchimia e chimica, senza risultare noioso, né complicato. Il libro affronta la tematica con la maggior naturalezza possibile, avallato anche dai testi magico-esoterici, o alchimistici che presenta l’Autore, e che è ben costruito perché alla fine di ogni capitolo è presente la bibliografia, con i testi di cui discute l’Autore. In più, tramite l'analisi delle logge e delle sette mistico-cabalistiche, Hornung fa capire anche al lettore quali fossero le caratteristiche egizie che venivano maggiormente in risalto, partendo dai templari, per arrivare alla massoneria, passando per i Rosa Croce e gli Illuminati di Baviera...
È interessante notare quanto l’Egitto abbia influenzato la società, e l’edilizia, moderna. Tra gli edifici mistico-religiosi che sono stati costruiti prendendo spunto dalla tradizione egizia, si possono annoverare l’ Antiquus Mysticusque Ordo Rosae Crucis, fondato nel 1915 da Harvey Spencer Lewis, e meglio noto come AMORC (oggi con sede ad Atlanta), il cui curatore della collezione egizia fu Jean Capart, proprio l’autore del testo sui geroglifici.; inoltre, a San José, in California, ha sede il Rosicrucian Egyptian Museum, il cui viale è percorso da sfingi ai due lati...
Una cosa che mi ha colpito, durante la lettura è che in due punti, Hornung fa riferimento prima ad un testo, poi - verso la conclusione - al Sacred Hermetic Order of Asar-Ra, il cui arciprete era Peter Paddon, in cui al termine di ogni iniziazione, o rituale, era abitudine bere cioccolata calda, poiché gli antichi Egizi bere bevande calde era una cosa usuale. Ma non è questa la cosa strana, quanto che il rituale di iniziazione comprendeva sette passaggi. Il fatto di ritrovare questo numero in due momenti diversi del libro, mi ha fatto pensare che queste fasi potessero trarre ispirazione dalla mummificazione: infatti, le fasai seguite nella mummificazione erano per l'appunto sette...

Insomma: in definitiva, ritengo che sia un testo che comunque andrebbe annoverato tra i tanti testi seri sull'antico Egitto, in quanto offre al lettore una visione di cui spesso non si è a conoscenza.


[Modificato da Hatshepsut76 26/02/2009 09:25]