00 27/09/2006 11:05
"Jacquisti" ed "Antijaquisti"? beh, non la metterei giù così pesante.
Invidia? e per cosa? allora dovremmo invidiare e parlar male anche di Valerio Massimo Manfredi per partito preso!
No, qui si dice semplicemente che se si scrive un romanzo storico usando personaggi inventati di sana pianta, si può scrivere tutto ed il contrario di tutto, ma se si scrive qualcosa che si basa su realtà storiche a quelle realtà in qualche modo si deve dar corpo. Si possono anche "inventare" caretteri e situazioni, ma il filo conduttore deve essere reale, o quanto meno realista.

Tornando a Jacq, non dimentichiamo che ci troviamno in un forum di appassionati di EGITTOLOGIA che, per proprio per questa passione, ne sanno un po' di più della media e, quindi, credo sia più che naturale "pretendere" da un libro di ambientazione storica egiziana qualcosa in più del semplice romanzetto.
L'ho già scritto, Jacq ha innegabilmente il merito di aver avvicinato all'Antico Egitto tante persone, ma ha l'altrettanto innegabile colpa di aver dato notizie che, se non suffragate da approfondimenti seri in materia, possono essere fuorvianti.
Ho conosciuto tanti lettori ed estimatori di Jacq aprlare di egittologia affermando che era certamente la verità: "diamine, l'ha detto Christian Jacq!"