00 23/09/2006 10:08
Non è questione di essere snob. Il motivo è che chi mastica anche solo un po' di Egitto non può accettare che un egittologo scriva romanzi così qualunquistici. Sono fuordevianti.
I suoi personaggi o sono cattivi cattivi, o buoni buoni.
Non c'è approfondimento dei singoli caratteri, non ci sono dialoghi.
Anch'io lessi a suo tempo la saga di Ramesse, furono i primi del genere, e tutto sommato mi piacque. Ma poi Jacq esagerò con la serie di Deir el Medina, ripetitiva e tirando in ballo il sopranaturale.
Un suo merito è far avvicinare molti all'antico Egitto, ma un grosso demerito è quello di inculcare in chi legge nozioni sbagliate.
So comunque che in Francia è stato messo al bando dall'egittologia canonica.