00 24/04/2008 13:41
Alan Gardiner “La Civiltà egizia” pagg. 217-218:

«(…) C’è, ad ogni modo, una incontestabile affinità fra Ay e quell’Yuia che era padre della regina Tiye e, di conseguenza, suocero di Amenophis III. Entrambi antepongono al proprio nome l’epiteto di “padre del dio”, che, in questo caso, pare non servisse che a designare una persona di età avanzata e di riconosciuta rispettabilità. Nella sua tomba tebana Yuia porta il titolo di “sovrintendente ai cavalli”, mentre ad Amarna Ay è detto “sovrintendente a tutti i cavalli di Sua Maestà”. Anche più notevole è il rapporto di entrambi con la città di Akhmim, dove Yuia era “profeta di Min” e “sovrintendete al bestiame del dio”, e dove Ay eresse una cappella e lasciò una lunga iscrizione. Come la moglie di Yuia, Tjuia, era la madre della regina Tiye, così Tey, moglie del re Ay, era stata la nutrice di della Regina Nefertiti. Non stupisce quindi che P.E. Newberry abbia avanzato l’ipotesi di una identità fra Yuia e Ay e fra le rispettive consorti Tjuia e Tey. Si deve notare che i nomi, da noi resi sotto forme diverse in modo puramente convenzionale, non offrirebbero un reale ostacolo a questa ipotesi; il carattere della scrittura geroglifica in questo periodo è tale che non si può essere sicuri se ciò che sembra scritto Yuia, non si debba invece leggere Ay, e lo stesso dicasi per i nomi delle mogli. Da un punto di vista cronologico tuttavia l’opinione di Newberry, da lui mai divulgata, non si sostiene nel modo più assoluto, tanto più che le mummie di Yuia e Tjuia, tutti e due in età evidentemente assai avanzata, furono trovate nella loro tomba tebana. Accettando l’ipotesi di Newberry, si dovrebbe pensare che Yuia, o Ay, secondo la pronuncia preferita, fosse stato costretto, prima di morire, a rinunciare al titolo regale e ritornare privato cittadino.(…)»

Commento:

Gardiner prende in considerazione l’ipotesi di Newberry, ma sa già di non volerla accettare.
Egli non spiega l’assoluta negazione della cronologia.
Gli Egittologi sono concordi nel ritenere che Amenhotep III sia salito al trono a un’età intorno ai 10 anni e che la moglie Tiye fosse quasi coetanea (forse due anni in meno). E’ possibile che, alla nascita di Tiye, Yuia fosse molto giovane e avesse meno di 20 anni.
Egli riporta l’inizio del regno di Amenhotep III nel 1405 e quello di Ay nel 1339 con una separazione di 66 anni (38 + 17 + 3 + 8 = 66), dovuta alla mancata considerazione della coreggenza fra Amenhotep III e IV.
Gardiner conteggia pertanto 20 + 10 + 66 e ottiene 96, come probabile età di Ay all’incoronazione. Età che lo porta a scartare l’ipotesi di Newberry.

Se consideriamo invece una quasi certa coreggenza di 12 anni e un regno di Smenkhkara non più lungo di 1 anno, l’età all’incoronazione di Ay si riduce a 82 anni e potrebbe scendere ulteriormente se consideriamo che Yuia potrebbe aver avuto Tiye a circa 15 anni e che Tiye potrebbe aver avuto un paio di anni meno di Amenhotep III.
In definitiva Ay / Yuia potrebbe aver avuto all’incoronazione circa 75 anni, compatibile con lo stato di uomo molto vecchio della mummia di Yuia.

La seconda contestazione di Gardiner riguarda il fatto che nella KV 46 non è stato trovato alcun riferimento reale, nessun cartiglio o scritta che facesse ritenere Yuia sovrano d’Egitto.

Io ritengo che gli Egittologi non abbiano valutato nel giusto modo l’attrito sorto tra Ay e Horemheb, a causa della nomina del figlio di Ay, Nakhtmin, a comandante dell’Esercito e principe ereditario. Horemheb si vide all’improvviso destituito da comandante in capo e vide cadere la possibilità di salire al trono.
Egli dovette forse ordinare l’uccisione dell’erede al trono e, alla morte di Ay, sposò la figlia di quest’ultimo, la vedova un po’ attempata Mutnedjemet.
E’ dunque possibile che Horemheb abbia decretato la cancellazione dei sovrani coinvolti nell’eresia atoniana, considerando la sua incoronazione dalla morte di Amenhotep III. In tal caso non ci sarebbe stato posto per una tomba reale per Ay, ma semplicemente la tomba nella Valle dei Re che Yuia aveva ottenuto come “padre del dio”.

Io ritengo ancora che Horemheb abbia usurpato, fra l’altro, anche la tomba di Ay, la KV 57, facendo realizzare per se una seconda tomba in linea con la prima e partente dalla vecchia camera sepolcrale.