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Il villaggio dei costruttori di tombe di Deir el Medina è una vera miniera di informazioni sulla vita di capomastri, scalpellini, pittori, cavatori di pietra e delle loro famiglie.
Un libro di Romer, presente da molto tempo nella mia biblioteca, descrive un quadro completo di questa vita di lavoratori, non tralasciandone gli aspetti religiosi, psicologici e sociali.
A proposito della dea Merseger, Romer ricorda che il figlio Khonsu del caposquadra Nekhenmut si fece scolpire una stele sulla parete di roccia che lo ritrae mentre prega la "dea della cima sovrastante" assieme al visir To ed un gruppo di operai. Erano in corso i lavori, in questo luogo della bellezza, di almeno 5 sepolcri destinati a principi dinastici di Ramesse III.
Dallo sperone roccioso di cui Merseger è la divina rappresentazione improvvisamente, durante gli ultimi anni di regno di Ramesse II, in seguito ad una violenta tempesta,si versò una valanga d'acqua e pietrame, accompagnata da un rombo sinistro, che invase totalmente la valle sommergendo e distruggendo tutto quello che incontrò. Molte tombe in lavorazione furono invase da pietrame che in alcuni casi si cementò contribuendo all'oblio (forse accadde anche nelle vicinanse della tomba di Tut). Quando gli operai tornarono al villaggio trovarono desolazione, i lavori furono intensificati e probabilmente si iniziò ancora un ipogeo per Ramesse.