00 22/01/2008 10:58
Non ho capito se il contributo di Bauval è tratto da un suo libro o se si tratta di un suo articolo pubblicato su una rivista.
Il testo contiene vari errori, per cui li analizzerò con interventi differenti.
Sono sostanzialmente errori di astronomia e/o di archeoastronomia, per cui sarebbe forse il caso di spostare la discussione nell'apposita directory.


Dodicimila anni prima di Cristo, osservando il cielo dall’altopiano di Giza, Sirio si trovava sotto la linea dell’orizzonte. Fece la sua prima apparizione nei cieli di questo luogo intorno al 10.500 a.C.
In seguito, subì un’inclinazione di 58 gradi e 43’, il che significa che era visibile solo da sud, a circa 1,5 gradi sopra la linea dell’orizzonte. Per gli uomini di quel tempo presenziare alla “nascita” di una stella così brillante dovette essere una visione impressionante, legata a significati e messaggi provenienti dagli dei.
L’ascensione di Sirio, inoltre, avvenne mentre la costellazione della Vergine sorgeva ad est, circostanza che potrebbe spiegare perché la stella divenne il simbolo della dea vergine. Non sappiamo esattamente quando Sirio venne identificata con la dea Iside, però l’idea risale all’origine della cultura egizia e fu dalla “matrice” Iside-Sirio che sorse il bambino divino, Horus, il cui concepimento e la cui nascita avvennero in modo magico.




E’ possibile che Sirio si sia vista da Giza intorno al 10000 a.C. ai primi di Agosto. Presento due immagini stellari relative al 5 Agosto, alle ore 04:10 al momento della levata di Sirio e alle ore 04:54 al momento del sorgere del Sole.







Bauval parla di costellazione della Vergine, ma è evidente che allora questa costellazione non rappresentava la Vergine, madre di Gesù.
Il discorso va ribaltato.
Bisogna capire che cosa rappresentava la costellazione e perché in età cristiana questa costellazione fu assegnata alla Vergine.

Nella mia interpretazione dello zodiaco circolare di Dendera, ho ipotizzato che le costellazioni zodiacali rappresentino un periodo della civiltà universale e, in particolare, che la costellazione della “Vergine” abbia rappresentato una Regina della civiltà di Atlantide che portò l’agricoltura alle civiltà del Mediterraneo. E’ possibile che questa regina fosse proprio Iside e che abbia costituito il prototipo delle Dea Madre del Mediterraneo.

L’età egizia del Mesolitico sarebbe stata rappresentata dalle divinità del mito di Osiride, per cui Iside avrebbe avuto una seconda rappresentazione come Vacca Celeste, madre di Horus.

Il passaggio da Iside alla Vergine Maria fu imposto dalla religione cristiana, per cancellare il culto di Iside che era ormai in competizione con la nuova religione.
[Modificato da antonio crasto 22/01/2008 11:03]