00 12/05/2008 23:42
Devo ringraziare Teie, che con una sua fotografia, mi ha riportato alla mente questo scritto, sepolto negli archivi di EgiTToPhiLìa e occultato alla vista.

Le emozioni scaturite nel poter ammirare l'Orizzonte di Aton mi hanno convinta a posizionarlo nella mia area Monografica, per poterlo condividere con voi.

Si tratta soltanto di parole, che avrebbero voluto rendere la magia del momento in cui Amenhotep IV raggiunse la mezzaluna fertile che poi sarebbe diventata, per suo volere, la Città del suo Dio.
Non credo di aver raggiunto lo scopo, poichè non esistono parole in grado di descrivere quel momento, ma prendetela per quello che è: il desiderio, così forte da farsi strada come consapevolezza, di aver potuto vivere quel tempo in prima persona.

Anche l'immagine in coda è una mia elaborazione. Nel rivederla sorrido, perchè, senza essere mai stata in quei luoghi, sono riuscita a posizionare gli elementi in assoluta perfezione. Aton che tramonta nel palmento che precede il Nilo e Akhenaton con lo sguardo rivolto verso il suo Orizzonte. Credo che quel sorriso non necessiti di altre parole...