00 30/04/2006 19:14
Difficile dare un giudizio univoco al romanzo di Zacco. Essendo lo stesso autore di "Le braccia del sole" (diario di Nefertiti) si ritrovano nel romanzo molte situazioni già lette sul precedente, ovviamente viste con l'occhio dell'attuale protagonista, cioè Akhenaten.
La prima parte del romanzo potrebbe essere attribuita ad un qualsiasi altro faraone, o antico egizio, essendo totalmente neutra, mentre nella seconda si entra nella personalità e nella mente di Akhenaten. Se devo fare un appunto è che il personaggio ragiona come un filosofo, o psicologo, del terzo millennio, e non come persona vissuta 3.500 anni or sono. Ma questo è un peccato veniale che si concede all'autore, e che rende Akhenaten un personaggio splendido.
Purtroppo il romanzo è punteggiato di fatti ed affermazioni veramente stucchevoli, oltre che di macroscopici errori storici. Non li elenco per rispetto a chi non ha ancora letto il libro.
A volte mi è sembrato di avere sbagliato libro e di aver preso in mano il Vangelo. Akhenaten, come Gesù, manda i suoi apostoli a predicare la pace nel mondo. Addirittura Nefertiti si mette a scrivere parabole!
Se il lettore cerca un romanzo fine a se stesso, non legato alla veridicità storica e comprovata da reperti, allora la lettura è piacevole ed interessante. Ma, essendo la trama incentrata su personaggi veramente vissuti, sarebbe stato opportuno dare meno spazio ai soliti luoghi comuni che si incentrano su questo Faraone, con particolare riferimento ad assurde situazioni che invadono la sfera sessuale.