00 06/04/2006 23:33
Anni ’90 e nuovo millennio
Un passo avanti, un passo indietro.
Nei nuovi film “La Mummia” 1 e 2, il tema dell’Egitto è solo un pretesto per sfoderare trucchi cinematografici e grafica mozzafiato realizzata al computer.





Dell’Egitto antico svanisce il mistero, l’ammirazione per la sapienza e la padronanza dell’occulto; anche il dato oggettivo delle ambientazioni è poco soddisfacente, sembra quasi che tutte le civiltà antiche della cinematografia contemporanea si somiglino (avete visto Troy?). Eppure adesso esistono più informazioni di prima e anche più accessibili!
Se non altro questo film è servito ad attrarre una parte di pubblico verso il nostro Egitto, incrementando la voglia di conoscere questa civiltà eccezionale, magari subendo anche qualche delusione, ma si sa che il cinema è finzione.
Una scena di questo film che mi è piaciuta è stata quella in cui la mummia recluta un malavitoso per i suoi servizi: egli è minacciato e probabilmente verrebbe ucciso dalla mummia se non fosse che, per difendersi comincia a brandire in sua difesa tutti i simboli possibili delle religioni che conosce, i quali però non servono a nulla; solo quando Imhotep vede la stella di Davide calma la sua furia e decide di lasciarlo in vita tenendolo con sé come servo.
Dunque, se è discutibile il fatto che davvero gli ebrei fossero schiavi in Egitto, è comunque vero che i mascalzoni cambiano insegna alla velocità del pensiero, secondo il loro tornaconto. E’ anche vero che in questo caso il poveraccio cerca disperatamente di salvarsi la vita, chiedendo aiuto a qualunque Dio, e non sapendo probabilmente qual è quello più potente o quello vero, prova con tutti; però il fatto che avesse sotto la camicia, appesi al collo, tutti quei simboli, fa pensare che comunque non fosse in buona fede, ma pronto a girare dietro al vento.

Se qualcuno ha voglia di discutere su questi film e di dirmi la sua, io sono qua, ne discuto ancora volentieri.

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[Modificato da -Kiya- 13/04/2006 2.31]