Per comodita, posto qui l'articolo per intero.
Al momento nessun'altra fonte dà informazioni in merito, almeno tra quelle italiane... ora cerco su quelle estere e in caso accodo ;)
Fonte: Il sole 24 ore
Scoperta la camera del tesoro del faraone Sethi I
di Aristide Malnati (Archeologo)
Una scoperta notevole e destinata ad ampliare le nostre conoscenze sull’architettura funeraria degli antichi egizi è stata annunciata quasi in sordina da Zahi Hawass, Direttore del Consiglio Supremo delle Antichità al Cairo.
Durante l’esplorazione sistematica della tomba del faraone Sethi I nella Valle dei re di fronte a Luxor (Tomb King Valley 17), Hawass ha riscontrato l’esistenza di un pertugio, che si diparte da un corridoio della labirintica sepoltura. Sgomberati i detriti all’ingresso, l’egittologo è penetrato nel cunicolo per più di 70 metri prima di venire scoraggiato nella sua indagine da piccole ma frequenti frane del soffitto: tuttavia ha potuto accertare che il corridoio proseguiva ancora per 25 metri, allargandosi nel tratto finale e confluendo in un ambiente più largo, verosimilmente in una stanza di ampie dimensioni.
Hawass non sembra avere dubbi: ha trovato e presto accederà la vera sepoltura di Sethi I: «Se ho ben interpretato – come credo – quello che ho visto, si tratta della più grande scoperta in Egitto dal 1922, anno del ritrovamento della tomba intatta di Tut Ankh Amon. E, se la camera funeraria non fosse stata mai violata, potrebbe ancora contenere la mummia del sovrano e soprattutto gran parte del corredo funebre, un numero enorme di oggetti in oro», dice lo studioso egiziano, che presto annuncerà il proprio ritrovamento a Travelvideo Tv, un importante network americano.
La ricerca del cunicolo all’interno della famosa tomba non è avvenuta a caso, ma è stata suggerita ad Hawass dall’incontro con un giovane beduino, tale Abdul Rasul, che regolarmente si avventura all’interno dei sepolcri dei grandi d’Egitto e che più di una volta aveva notato la presenza del tunnel in questione. È la conferma che spesso è la casualità, unita al buon fiuto e alla curiosità innati in ogni archeologo appassionato, a fungere da motore propulsore per le scoperte più eclatanti.
La tomba di Sethi I (faraone dal 1290 al 1279 a. C.) fu scoperta nel 1817 dal padovano Giovan Battista Belzoni, pittoresco pioniere dell’archeologia: dopo essersi esibito lungo tempo in spettacoli circensi a Londra, Belzoni partì alla volta della Valle dei re, che esplorò in quasi tutti i suoi anfratti; dotato di forza erculea (superava i 2 metri d’altezza), questo Indiana-Jones “ante litteram” spostava da solo i massi, che ostruivano le tombe e vi penetrava, lui primo europeo, dopo secoli di oblio. Si mostrò inoltre provetto disegnatore e con le riproduzioni dei geroglifici proprio della tomba di Sethi I (“la più bella tra tutte”, scrisse a più riprese nel suo diario di scavo) organizzò la prima mostra di Egittologia in Europa. Eppure il sarcofago nella camera funeraria, posta alla fine di un percorso, che si snoda tra camere minori, pozzi, magazzini e corridoi, si presentava privo della mummia; un simile fatto tuttavia non stupì oltre il necessario, giacché numerose erano le sepolture sprovviste al lorointerno del corpo imbalsamato del proprietario: questo poteva essere stato trafugato durante l’inevitabile saccheggio, operato già in antico da cercatori clandestini, o addirittura essere stato traslato insieme ad altre mummie in nascondigli più sicuri, per di più senza il relativo tesoro, che costituiva l’unica attrazione per i tombaroli.
La nuova scoperta potrebbe però porci in presenza di un “unicum”: gli architetti costruttori della tomba di Sethi I, verosimilmente su suggerimento di ministri e sacerdoti, vi avrebbero annesso un cunicolo secondario, una sorta di passaggio segreto, atto a depistare i ladri di preziosi e a proteggere il faraone della XIX nel suo eterno riposo. A fianco del vero sarcofago sarebbe stato sistemato l’immancabile corredo funebre - raffinati oggetti di uso comune, quasi tutti in oro e di pregevole fattura – al fine di garantire una piacevole esistenza nell’oltretomba a Sethi I, sovrano capace di ricreare benessere e stabilità in riva al Nilo e precursore dei fasti del figlio Ramses II.