Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

La notazione musicale

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    Alexander Brandy
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    EgiTToPhiLo/a
    Scriba Reale
    00 13/12/2005 11:07
    Sebbene siano stati svelati molti aspetti della sua civiltà, come i sistemi di scrittura, l'antico Egitto conserva ancora alcuni segreti. Uno di questi riguarda la notazione musicale.

    Come per molti altri popoli, anche per gli egizi la musica ebbe un ruolo molto importante tanto nella vita religiosa quanto in quella quotidiana. I musicisti compaiono in numerose raffigurazioni di lavori agricoli o di sfilate militari. Benché si conoscano gli strumenti usati e la loro evoluzione, la questione della notazione musicale è ancora avvolta nel mistero. Il fatto che in nessun rilievo appaia un musicista con uno spartito ha indotto gli studiosi a ritenere che gli egizi non avessero un sistema scritto. Ma in molti rilievi dell'Antico Regno, a fianco degli strumentisti compare un personaggio che fa segni con le mani: il chironomista. Esiste un legame tra la posizione delle mani dello strumentista e i segni del chironomista, per cui questi ultimi sembrano essere una forma più antica di notazione musicale. La scomparsa dei chironomisti a partire dal Nuovo Regno fu forse dovuta alla nascita di un sistema scritto, come conseguenza dei contatti con altri popoli. Nel rituale liturgico copto attuale vi sono reminiscenze dei chironomisti. La parola che indicava la musica era heset, rappresentata da diversi fonemi e un determinativo: l'avambraccio. La comparsa di quest'ultimo segno è da collegare ai cantanti, che con le mani facevano dei gesti agli strumentisti. La parola heset indica anche il canto, che per gli egizi si traduceva come "fare musica con le mani". Il canto era accompagnato dagli strumenti, poiché in molti dipinti, insieme al cantante, è raffigurato almeno uno strumentista. Oltre a ricevere l'aiuto dei chironomisti, che indicavano le note, gli interpreti dovevano seguire un ritmo, che a volte era segnato da uno strumento a percussione. Ma il modo più semplice per tenere il ritmo era battere le mani, come fanno i musicisti ciechi in un rilievo della tomba di Merire. Alcuni sembrano cantare, poiché hanno la bocca aperta, mentre l'arpista suona la canzone.

    [Modificato da -Kiya- 13/12/2005 14.19]

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    EgiTToPhiLo/a
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    00 25/06/2006 13:20
    Aggiungo questo articolo trovato su Tiscali

    Questa sezione è stata elaborata prendendo spunto dai testi di G.Careddu, tratti dal dossier
    "LA MUSICA NELL'ANTICO EGITTO",
    curato da Elvira D'Amicone ed edito dalla
    Soprintendenza al museo delle antichità egizie di Torino
    in collaborazione con
    Associazione Amici Collaboratori Museo Egizio.

    Un ringraziamento particolare alla Dott.ssa Elvira D'Amicone e ai suoi collaboratori per la cortese disponibilita'.



    Nell'antichità la musica era priva di notazione, e veniva trasmessa oralmente presso quasi tutte le civiltà fatta eccezione per la musica greca, che utilizzava una sorta di notazione musicale.
    È più che probabile che nell'antico Egitto, anche se non si può parlare di una vera e propria notazione, sia esistita una grafia musicale che dava indicazioni di tipo ritmico e melodico.
    Ad esempio, a partire dal Medio Regno, le lettere (y) e (h) stanno talvolta ad indicare segni musicali corrispondenti a vocalizzi di cantanti.
    Una caratteristica della pratica musicale egizia era la "chironomia", cioè la direzione di un complesso musicale mediante alcuni gesti e movimenti della mano.
    Questa venne quindi trasmessa agli antichi Greci e la ritroveremo direttamente nel Medioevo poichè sarà all'origine della scrittura neumatica.
    La chironomia venne utilizzata da Guido D'Arezzo con l'ingegnoso sistema della "mano armonica" o "guidoniana", secondo il quale la successione dei suoni veniva fatta corrispondere alle falangi e alla punta delle dita.
    Il chironomo egiziano era alle volte contemporaneamente anche cantante e stava accovacciato di fronte ai musicisti, facendo gesti con le mani dal significato ritmico e melodico.
    I movimenti chironomici che più frequentemente compaiono sono il pollice che tocca l'indice e va a formare una specie di anello e la mano con le dita tese.
    Gli studiosi ritengono che questi due diversi e ricorrenti atteggiamenti della mano stiano ad indicare, in termini di armonia, la nota fondamentale e la quinta.
    I successivi gradi di una scala sarebbero indicati dalla differente inclinazione del braccio rispetto all'avambraccio, per cui più acuto è l'angolo, più acuta è la nota.
    Pertanto è possibile "ricostruire" parecchie scene musicali che però non hanno ovviamente una dimensione temporale che ci permetta di ricreare e far rivivere una vera e propria sequenza di suoni.
    Uno dei problemi maggiormente dibattuto dagli studiosi è stato quello di accertare l'esistenza dell'armonia nella musica egiziana.
    Per armonia si intende la combinazione e l'esecuzione simultanea di due o più suoni.
    Nella storia della musica occidentale, si fa risalire l'origine dell'armonia intorno al IX secolo DC, ma è assai probabile che essa fosse già in uso assai prima.
    Osservando i dipinti e le scene a rilievo, si è subito portati ad affermare che gli Egizi conoscevano l'armonia, in quanto spesso compaiono degli insiemi strumentali, che probabilmente realizzavano delle combinazioni simultanee di suoni.
    A sostegno dell'ipotesi che gli Egiziani conoscessero l'armonia, vengono in aiuto alcuni strumenti musicali tra i quali il liuto, l'arpa e il doppio clarinetto.
    Attraverso lo studio di un liuto proveniente dalla tomba di Harmose a Tebe, del quale sono stati trovati i frammenti di tre corde di uguale spessore, si è ipotizzato che una delle tre corde fungesse da nota base, quasi una sorta di bordone, e che le altre due fossero accordate all'unisono e suonate insieme come una sorta di mandolino.
    L'arpa appare fin dall'antico regno ed è rappresentata innumerevoli volte nei bassorilievi.
    Gli studiosi pensano che gli arpisti accompagnassero i canti con accordi formati generalmente da note lungamente tenute o ripetute ritmicamente.
    Misurando la lunghezza delle corde e osservando la posizione delle mani sullo strumento sono stati calcolati gli intervalli più frequenti: la quinta e l'ottava.
    Una testimonianza musicale di notevole importanza proviene dalla famosa mastaba di Ptah-hotep a Saqqara, in quanto il chironomo raffigurato esegue due movimenti diversi contemporaneamente: la mano sinistra, che ha il pollice e l'indice che si toccano, indica la fondamentale e la mano destra, con le dita tese, la quinta.
    Questo documento indica chiaramente l'uso nella musica egizia di suoni simultanei e quindi l'esistenza di un'armonia.
    È presumibile che la melodia eseguita dalla voce o da uno strumento, o da entrambi, fosse accompagnata da accordi di quarta, quinta e ottava, ossia da quegli intervalli considerati naturalmente consonanti.
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    Messalinaxxx
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 25/06/2006 16:53
    Re:
    le mani erano come le bacchette per il direttore d'orchestra attuale. la musica accompagnava ogni momento della giornata ed era considerata come uno degli strumenti della parola divina.

    grossa importanza era data dalle percussioni, spesso scandite da piccoli tamburi realizzati in pelle di animale, oppure strumenti simili ai tamburelli, e spesso dal sonaglio (il quale pero' apparteneva gia' al tipo di strumentazione piu' "sacrale" e meno "di uso comune".

    devo raccogliere un po' di materiale...
    ;)
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    -Kiya-
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    00 25/06/2006 18:12
    e parlando di musica, mi vengono in mente le tre trombe ritrovate nel sepolcro di Tutankhamon.
    Non ho mai approfondito in questo senso, ma credo non fosse uno strumento tipicamente egizio. E il fatto che la D'Amicone non citi trombe tra gli strumenti indicati, mi fa ulteriormente avallare questa ipotesi, di cui ho forse sentito solo qualche accenno.

    Tra voi, qualcuno saprebbe dirmi di più in proposito?

    Grazie :sm12:
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    Anck-su-Namun
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 25/06/2006 19:27
    Per quello ke riguarda la musica e gli strumenti ho trovato questo e c'è anke qualke cosa delle trombe di tutankhamon:

    Musica
    La musica, in Antico Egitto, ha origini antichissime. Plutarco parla addirittura delle stupefacenti capacità artistiche degli Dei che popolavano la Terra prima dell'avvento di Menes. Egli parla di Osiride come del "signore del sistro" in possesso di una voce molto dolce e persuasiva, mentre il dio Bes era considerato il "dio della musica e della danza" e Thot "l'inventore della musica" nonchè autore di libri di canti per gli Dei.
    Probabilmente, fino al Nuovo Regno la musica era fatta solo di voci con, a volte, qualche semplice accompagnamento di strumenti a percussione (castagnette). All'epoca più antica sono anche da attribuirsi la conoscenza di altri strumenti quali arpe, flauti, tamburelli e sistri. Dalla XVIII dinastia in poi la musica subisce un cambiamento radicale.
    Infatti, probabilmente originarie dalla Siria, diventano molto popolari veri e propri gruppi musicali composti da sole donne che introdussero strumenti quali cetre, lire, zampogne, tamburi e crotali e che soppiantarono i musicisti maschili.
    La musica era considerata un ottimo elemento di accompagnamento per la celebrazione di eventi particolari come la nascita, i banchetti, le feste, le celebrazioni religiose e le attività lavorative. I vari musicisti erano in tutto e per tutto dei professionisti che venivano contattati per le varie occasioni.
    Uno strumento particolare era la tromba che veniva utilizzata soprattutto in ambito militare. Di questo strumento sono stati ritrovati solo 2 esemplari che erano conservati nella tomba di Tutankhamon.

    Strumenti Musicali
    Crotalo: Strumenti a percussione in legno o avorio. Molti esemplari rimasti sono intagliati a forma di mani e decorati con teste umane o animali.
    Sistro: I sistri sono sonagli muniti di dischi di metallo infilati su una o più bacchette. Il suo viene prodotto attraverso lo scuotimento dello strumento. Con il sistro viene sovente raffigurata Hathor, dea della musica, della danza e dell'amore.
    Trombe: Sono da citare le due trombe militari rinvenute nell'anticamera della tomba di Tutankhamen in argento e in rame. Le campane di legno sono stuccate e dipinte con cartigli del Re. I due strumenti furono suonati in varie occasioni in epoca moderna ed esiste una registrazione del 1939 effettuata dalla BBC.
    Liuto: Strumenti a pizzico dotati di una cassa di risonanza sulla quale sono tese le corde. Nell'iconografia egizia troviamo liuti di varie forme; addirittura in alcuni di essi riconosciamo la tipica forma a "otto" della chitarra.
    Lira: Strumento a corda con un telaio quadrangolare comprendente una cassa armonica, due braccia e una traversa. Le corde sono tese di fronte alla cassa e scorrono, passando su un ponticello, fino alla traversa. Nell' antico Egitto era uno strumento popolare.
    Arpa: Strumenti fra i principali in Egitto, erano spesso artisticamente adornate. Dalla testimonianza di Giuseppe Flavio, storico e generale ebreo sappiamo che l'arpa egiziana era enarmonica, cioè basata approssimativamente sulla scala LA-FA-MI-DO-SI, con tante ripetizioni nelle ottave più alte e più basse, quante ne permetteva il numero delle corde.

    [Modificato da Anck-su-Namun 25/06/2006 19.29]

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    00 25/06/2006 20:34
    Re:

    Scritto da: -Kiya- 25/06/2006 18.12
    e parlando di musica, mi vengono in mente le tre trombe ritrovate nel sepolcro di Tutankhamon.
    Non ho mai approfondito in questo senso, ma credo non fosse uno strumento tipicamente egizio. E il fatto che la D'Amicone non citi trombe tra gli strumenti indicati, mi fa ulteriormente avallare questa ipotesi, di cui ho forse sentito solo qualche accenno.

    Tra voi, qualcuno saprebbe dirmi di più in proposito?

    Grazie :sm12:



    da quel che ho letto, esistevano strumenti a fiato simili ai corni e ai flauti, ma non le trombe.
    c'e' mica qualche immagine disponibile?

    [SM=x822734]
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    -Kiya-
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    00 25/06/2006 20:58
    l'unica che ho trovato in rete... non chiarissima, ma ci tocca accontentarci per ora

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    -Kiya-
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    00 25/06/2006 21:05
    qui ne puoi esaminare meglio una, quella d'argento

    (non riporto l'immagine nel topic per correttezza nei confronti dell'autore)

    clicca qui
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    -redrider-
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    00 25/06/2006 22:17
    Re:

    Scritto da: Anck-su-Namun 25/06/2006 19.27
    I due strumenti furono suonati in varie occasioni in epoca moderna ed esiste una registrazione del 1939 effettuata dalla BBC.




    Messalina dato che sei in UK...credi sia molto difficile farsi dare copia di quella registrazione? :D Credo sarebbe un'emozione non da poco ;)
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    00 25/06/2006 22:34
    Re: Re:

    Scritto da: -redrider- 25/06/2006 22.17


    Messalina dato che sei in UK...credi sia molto difficile farsi dare copia di quella registrazione? :D Credo sarebbe un'emozione non da poco ;)



    con la bbc ho molto a che fare per un motivo o un altro.
    fammi vedere che posso fare

    [SM=x822712]
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