Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Il papiro Bremner-Rhind

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    -Kiya-
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    00 31/08/2005 21:24
    Quanto sto per scrivervi riguarda il Papiro Matematico di Londra, il Papiro Bremner-Rhind, uno dei pochi documenti che trattano le conoscenze matematiche sulle quali si basavano gli antichi egizi.
    Esso è una copia, riscritta durante il regno del re hyksos Apopi, di un originale risalente alla XII dinastia, sotto il regno di Ammenemes III.
    In esso possiamo vedere: tavole per il calcolo di frazioni con numeratore fino a 2; problemi di aritmetica; addizioni e sottrazioni di frazioni fino alla soluzione puramente aritmetica (unicamente tentavi) di problemi simili alle nostre equazioni di primo grado; misurazione del volume del cilindro e del parallelepipedo; area del cerchio, del quadrato, del rettangolo e del trapezio; calcoli sulla pendenza della faccia di una piramide; moltiplicazione di frazioni; divisioni di progressione aritmetica; progressioni geometriche.
    Vi si può trovare tutto quanto necessario loro per risolvere problemi legati alle costruzioni, ma non c'è nulla che possa far pensare al fatto che gli Egizi avessero conoscenze di matematica superiore.
    Non si avranno variazioni fino allo sviluppo che la matematica ebbe successivamente con i Greci.
    Alcuni sostengono che la geometria fosse nata in Egitto e che gli egizi conoscessero il valore del "Pi greco", ma nel calcolo della superfiie del cerchio si avvicinarono al suo valore per caso.
    In merito alla geometria dobbiamo però riconoscergli una più profonda dimistichezza, grazie alla lunga pratica della misurazione dei campi; pare avessero studiato il cosiddetto "triangolo sacro", i cui lati misuravano di 3, 4 e 5 unità.
    L'unità di misura di tutti i loro calcoli era il Cubito, corrispondente a m. 0,5235, divisibile in 7 palmi, ciascuno di 4 dita (in alcuni casi definiti pollici), a loro volta divisi ciascuno in 1/2, 1/3, 1/5, ecc.

    Sembra chiaro non si tratti di un vero e proprio trattato di matematica, poichè si tratta di una raccolta di problemi e le relative nozioni di matematica applicata. Sicuramente non conoscevano lo zero; le moltipicazioni venivano risolte mediante una serie di addizioni e le divisioni tramite progressive sottrazioni.


    Vi propongo qui di seguito un esempio per illustrare come gli egizi facevano le moltiplicazioni

    Supponiamo di dover calcolare il risultato di 25 X 9.
    Per farlo lo scriba scriveva la seguente tabella :


    1 | 9
    2 | 18
    4 | 36
    8 | 72
    16 | 144

    la colonna di sinistra (sempre fissa) riporta le potenze di 2, mentre quella di destra comincia dal 9 (il fattore più piccolo della motiplicazione) e prosegue con il suo doppio. il doppio del doppio, e così via.
    La tabella continua finchè non si trova il modo, con i numeri della colonna sinistra, di fare una somma che dia come risultato 25 (il fattore più grande della moltiplicazione).
    Nel nostro esempio quindi 1 + 8 + 16 = 25
    A questi numeri, corrispondono nella colonna destra altri numeri, e precisamente: 9, 72, 144 la cui somma è 225.
    Esattamente il prodotto della moltiplicazione!



    Kiya

    [Modificato da -Kiya- 06/12/2005 17.24]

  • KuntaKinte77
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    00 18/10/2005 18:31
    le radici della nostra matematica... ;)
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    00 06/12/2005 12:09
    attenzione...
    ...gran parte della nostra matematica l'abbiamo ereditata dagli arabi... agli egizi si può più che altro attribuire grandi meriti per l'astrologia... se non vado errando... [SM=x822748]
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    -Kiya-
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    00 06/12/2005 17:28
    stella.... gli arabi chi hanno conquistato?! [SM=x822749]

    sulle conscenze astronnomiche attualmente c'è un forte dibattimento....

    in proposito, lascio la parola a Messalina, che spero vorrà cogliere il mio invito ;)
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    00 06/12/2005 18:02
    Re: attenzione...

    Scritto da: Alexander Brandy 06/12/2005 12.09
    ...gran parte della nostra matematica l'abbiamo ereditata dagli arabi... agli egizi si può più che altro attribuire grandi meriti per l'astrologia... se non vado errando... [SM=x822748]



    aaaaaaaaaah cosa mi tocca leggereeeeeeeeee
    ARGHHHHHH
    GRRRRRRRRRR
    guarda che mordo!
    :P

    l'arabo e' una lingua piu' recente rispetto alla lingua parlata dagli antichi egizi.
    gli egizi formularono o furono paralleli nel formulare leggi in merito a matematica, astronomia, medicina ecc...
    l'atrologia non la praticavano, quella inizio' con i caldei (secondo quanto scoperto sino ad ora, poi chissa' se non si scopriranno altri altarini).
    gli egizi non seguivano gli astri per gli oracoli, ma praticavano la numerologia, quindi avevi i giorni si e i giorni no, ma non c'entrava nulla con l'astrologia.
    SGNAMMMMMMM
    (era un morso sullo stinco)
    [SM=x822714] [SM=x822748]
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    Alexander Brandy
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    EgiTToPhiLo/a
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    00 07/12/2005 09:47
    ma splendida messalina.... se la matematica come sostenete voi è stata inventata dagli egizi... come mai noi abbiamo ereditato i 'numeri' arabi??? [SM=x822748]