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Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

La Navigazione sul Nilo

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    Hotepibre
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    Tempio di Thot

    00 08/02/2021 19:00
    Purtroppo, il caro vecchio Erodoto, troppo spesso preso come fedele cronista della storia (in special modo egizia) è in realtà solo un "turista per caso" che in meno di quattro mesi non può certo né aver visto, né aver imparato, poi molto dell'Egitto. Ci sono, e di certo ci saranno, centinaia di tentativi di ricostruire le "invenzioni" narrate da Erodoto, ma dai "legni corti" usati per costruire le piramidi è di certo difficile ricavare alcunché di reale. Solo ipotesi, le più fantasiose, magari alcune anche operativamente valide, ma pur sempre ipotesi.
    lo stesso deve dirsi per questo sistema di navigazione di certo originale e, che mi risulti, non attestato in altre parti del mondo, né antiche, né tantomeno moderne.
    Concordo sul fatto che il graticcio anteriore traente poteva anche essere un'idea valida per accelerare la navigazione in favore di corrente, ma di certo, come da te segnalato, se questa barca/nave, a maggior ragione per l'aumentata velocità, non avesse avuto un qualcosa che garantisse il giusto verso, si sarebbe imbardata, magari mettendosi di traverso alla corrente.
    Di certo il timone poteva essere uno dei modi per evitarlo, ma questo avrebbe costituito un lavoro immane per il pilota considerando che si trattava, all'epoca, di una semplice leva senza sistemi di moltiplica delle forze; un altro metodo, del resto usato da sempre per garantire la stabilità in volo delle frecce, ad esempio, o più semplicemente degli aquiloni, era dotare la barca/nave di una "coda" e il peso posteriore filato dietro la poppa ben poteva garantire questa stabilità.
    [Modificato da Hotepibre 08/02/2021 19:09]
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    sargon.
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    00 20/02/2021 17:35
    Navigazione fluviale sul Nilo.
    A proposito dell'argomento trattato, Ineni, titolare della tomba tebana n. 81, descrive il trasporto di due obelischi alti 30 m. da Asswan e Ipetsut. Parlando della costruzione dell'obelisco dice: "Io ho supervisionato la costruzione di due obelischi all'ingresso del tempio, granito e pietra. Ho supervisionato la costruzione di una splendida nave lunga 120 cubiti, 40 cubiti di larghezza, per trasporto fluviale degli obelischi, sono venuti in pace, sani e salvi sono sbarcati in Ipetsut (Karnak)."
    Altri dati completavano la descrizione del natante: altezza a centro barca 6m, spessore di fasciame 30cm, portata lorda 800 tonnellate.
    La chiatta veniva trainata da un flottiglia di 30 barche con 30 rematori.
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    Horemhat
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    EgiTToPhiLo/a
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    Wab di Sekhmet
    00 21/02/2021 18:10
    Interessante, da Asswan a Ipetsut navigavano in direzione di corrente ma le 30 barche a tirare dimostrano che la traversata non deve essere stata facile.

    Una curiosità esistono immagini della tomba TT 81 che illustrano l'impresa?
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    Hotepibre
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    00 21/02/2021 19:38
    Puoi trovare informazioni sulla TT81 QUI!, nella voce di WP IT che ho scritto ricavando informazioni da vari testi tra cui, il principale, "Topographical Bibliography of Ancient Egyptian hierogliphic texts, reliefs, and paintings". Vol. 1, Oxford at the Clarendon Press, ed 1927, di Porter e Moss.
    Purtroppo non trovo riferimento alla biografia di Ineni segnalata da Sargon, anzi, sarebbe interessante avere la fonte da cui ha tratto l'informazione così da poter eventualmente integrare la voce, grazie.
    Ho trovato il brano citato e si tratta della traduzione della biografia di Ineni risalente a Breasted, 1906, ma non... trovo dove si trova😂.

    Notizia di trasporto di obelischi (verosimilmente gli stessi segnalati da Ineni) si trovano, invece, nel primo porticato del "Sublime dei sublimi", il tempio di Hatshepsut a Deir el Bahari. Anche in quel caso, come segnalato da Sargon, il trasporto di due obelischi avviene su una nave cargo priva di rematori e vele giacché è trainata da 30 "rimorchiatori" suddivisi in 3 flottiglie. I rematori sono decisamente molti più che i 30 segnalati da Sargon poiché ogni rimorchiatore viene rappresentato con almeno 15 rematori per fiancata (il che significa che potrebbero essere almeno 30 per ogni barca, il che porta il numero a circa 1000 uomini). L'imbarcazione di ogni flottiglia più vicina alla "porta-obelischi", è rappresentata più grande delle altre, verosimilmente perché si tratta dell' "ammiraglia" di ogni flotta; l'ammiraglia di una flottiglia, inoltre, quella rappresentata nel registro superiore del rilievo, presenta a poppa un padiglione sotto cui si trova un trono custodito da un leone e accanto al quale si trova un flabello a rappresentare, molto verosimilmente, che quella era la barca reale in cui, se non fisicamente, il re/regina era simbolicamente presente.
    Interessante notare, come detto, che il cargo NON presenta remi né vele, è molto più alta dei rimorchiatori e presenta tiranti che collegano poppa e prua ad aumentarne la robustezza, mentre, sulle fiancate, si notano rettangoli che rappresentano le travi di rinforzo trasversale dello scafo (vedi immagine nell'articolo che vi linko qui di seguito).

    Cargo trasporto obelischi di Hatshepsut a Deir el Bahari

    I due obelischi, rappresentati ancora legati sulle slitte con cui furono caricati e con cui, verosimilmente, saranno sbarcati per il successivo innalzamento nel tempio di Karnak (uno è ancora innalzato, il c.d. obelisco nascosto, e l'altro crollato al suolo la cui parte sommitale si trova nei pressi del lago sacro), sono rappresentati in linea con l'asse centrale del cargo. Non bisogna tuttavia dimenticare che gli egizi preferivano la chiarezza alla realtà della rappresentazione: questo significa che non necessariamente i due monoliti siano stati caricati effettivamente in quel modo; sarebbe stato infatti meno chiaro rappresentarli entrambi affiancati mentre intento del rilievo era magnificare proprio il trasporto di DUE obelischi.
    [Modificato da Hotepibre 21/02/2021 20:28]
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    sargon.
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 22/02/2021 00:26
    La maggior parte delle informazioni é tratto dal libro:
    INENI
    La Tumba Tebana nº 81
    Beca ASADE 2005-2006 concedida a Teresa Armijo Navarro-Reverter,
    Cristina Pino Fernández y Ángel Sánchez Rodríguez.
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    sargon.
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 22/02/2021 00:38
    Esattamente a pag. 78 del libro.
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    Hotepibre
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    Scriba del
    Tempio di Thot

    00 22/02/2021 17:17
    Perfetto, grazie. Trovato il riferimento anche in Porter e Moss; provvedo quanto prima a modificare e ampliare la voce WP, nonché e ridisegnare la planimetria rendendola più completa.
    Scrivere le voci di quasi 500 tombe dei Nobili tebane non è stata impresa facile e per qualcuna (considerando anche lo scarso interesse della comunità wikipediana) non ho approfondito come avrei dovuto.
    Ancora grazie
    22/02/2021 inserita in WP planimetria aggiornata con riferimenti numerici (i testi biografici citati da Sargon sono ai nn. 2 e 7 della planimetria);
    22/02/2021 h. 19.05: riscritta la voce alla luce di quanto sopra (il testo sotto riportato è in HTML, così come viene scritto per la pubblicazione in WP):

    ==La tomba==
    Alla tomba, che presenta una planimetria asimmetrica, differente da quella a "T" rovesciata tipica del periodo, si accede da un portico con sei pilastri. Già in questo portico, nonostante le molte lacune e i danneggiamenti del tempo e dell'uomo, notevole è l'apparato pittorico: due stele (nn. 2 e 7 in planimetria) riportano testi autobiografici; in altre scene (3) il defunto, coadiuvato dai suoi aiutanti (1), controlla il tesoro di [[Amon]] e la relativa distribuzione ai templi. In altra scena (4) (non ultimata) il defunto, coadiuvato da assistenti ispeziona i prodotti e il bestiame destinato al tempio di Amon. In altro rilievo su cinque registri sovrapposti (5) il controllo di tributi stranieri tra cui nubiani, con donne e bambini (I e II registro superiori), siriani, con donne e bambini (registro IV) e, tra l'altro, un orso; nell’ultimo registro (V) egiziani che recano, comunque, prodotti di origine siriana. In altre scene (6-9) il defunto, sotto la cui sedia dorme un cane, riceve offerte: animali, cacciagione, [[Oca|oche]], [[Gruidae|gru]], asini, montoni, capre e maiali; poco discosto (8), il defunto e la moglie a pesca e caccia con rappresentazione di [[Ippopotamo|ippopotami]], uccelli e pesci, mentre uomini pigiano l'uva, ricavano vino e ne riempiono giare.
    Sui pilastri:
    * 10. il defunto in piedi a caccia nel deserto con cani; tra le prede anche [[Hyaenidae|iene]]; tra le altre scena di caccia alle [[Gazzella|gazzelle]] con tre attendenti;
    * 11. Su quattro registri, una casa con giardino, una lista di alberi e di palme; un uomo dinanzi al defunto e alla moglie; palme, alberi e un lago; la moglie nella dispensa di casa;
    * 12. il defunto assiso con una lista delle offerte;
    * 13. (distrutto) verosimilmente immagine simile al pilastro 12.;
    * 14. Negli unici due registri leggibili, scene di semina e aratura;
    * 15. scene di raccolto, mietitura, accumulo del grano, [[trebbiatura]] con i buoi e trasporto
    Un breve passaggio, sulle cui pareti (16) il defunto dinanzi alla Dea dell'Occidente ([[Hathor]]) e ad [[Anubi]], adduce ad un corridoio leggermente in diagonale. Sulle pareti (17) scene della processione funebre, con la moglie, il fratello Pahery; il sarcofago trainato da buoi e scena del pellegrinaggio ad [[Abido (egitto)|Abydos]]. Sulla parete opposta (18) il defunto la moglie con il fratello Pahery e lista di offerte. Il corridoio termina in una piccola camera di forma irregolare in cui scene di uomini che trasportano gazzelle e vitelli (19), seguono, su quattro registri (20-21) scene del defunto, della moglie e di parenti a banchetto allietato da musicisti (un arpista maschio e suonatrici di nacchere). Sul fondo (22) in quattro statue, il defunto, la moglie e i genitori di lui{{cita|Porter e Moss 1927| pp. 159-163}}..
    Un frammento di dipinto parietale, rappresentante il defunto e parte di un testo si trova oggi presso il [[Museo archeologico nazionale di Firenze#Il Museo Egizio di Firenze|Museo Egizio]] di [[Firenze]] (cat. 6391){{cita|Porter e Moss 1927| pp. 163}}..
    [Modificato da Hotepibre 22/02/2021 19:09]
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    00 22/02/2021 19:57
    ...e visto che mi trovavo, ho integrato anche la biografia con l'indicazione di altri fratelli e sorelle...

    == Biografia==
    Genitori di Ineni furono l'omonimo padre, Giudice, e la madre Sit-Dhout (o Sat-Djehuti); Ahhotep (o Iahotep), chiamata anche Thuiu, fu sua moglie. Pahery il nome di uno dei fratelli[1]. Recenti studi hanno individuato, inoltre, altri fratelli menzionati nella TT81[5]: Ken, sacerdote di Mut; Intef, supervisore ai lavori […]; Userhat, sacerdote di […]. Dai testi presenti nella tomba, sono stati inoltre individuati altri fratelli e sorelle del defunto e della moglie; è tuttavia da tener presente che potrebbe trattarsi di cognati o di altri nomi di una stessa persona. Sono così indicati: Imentu, Djehutymesb e Amenhotep, come scribi; Payn, Turi, In, Tetianj. Tena, Naie, Baki, senza indicazione di incarico, e forse altri quattro nominativi tra i fratelli del titolare Ineni; Iahmes, Sesiseneb, Tenetisem, Nesuebu e Senires, con almeno altri tre nominativi, come sorelle della moglie[6].

    il tutto, sempre grazie a Sargon...😃
    [Modificato da Hotepibre 22/02/2021 19:58]
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    00 23/02/2021 16:02
    Tra le realizzazioni dell'architetto Ineni bisogna citare alcuni capolavori, come la cappella di prezioso alabastro bianco di Hatnub di commissionata da Amenhotep I per il suo Sed Heb, la Cappella Rossa di Hatshepsut, per il colore dell’ alabastro, chiamata Set-ib-Amon (Luogo preferito di Amon) destinato ad accogliere la barca sacra processionale di Amon, si trovava sempre all’ interno del cortile. Tale opera sarebbe poi stata prima ingrandita e poi smantellata da Tutmosi III.
    Infine sembra che fosse l'ideatore di quelle strutture monumentali chiamate piloni, una creazione del Nuovo Regno. La parola che designa queste strutture, derivata dalla radice BXN “essere vigilante” appare per la prima volta nella sua stele, da qui sarà sempre utilizzata per designare questa costruzione, indica lo scopo difensivo di questa fabbrica monumentale del tempio.
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    00 27/02/2021 20:35
    Re:
    sargon., 23/02/2021 16:02:

    Tra le realizzazioni dell'architetto Ineni bisogna citare alcuni capolavori, come la cappella di prezioso alabastro bianco di Hatnub di commissionata da Amenhotep I per il suo Sed Heb, la Cappella Rossa di Hatshepsut, per il colore dell’ alabastro, chiamata Set-ib-Amon (Luogo preferito di Amon) destinato ad accogliere la barca sacra processionale di Amon, si trovava sempre all’ interno del cortile. Tale opera sarebbe poi stata prima ingrandita e poi smantellata da Tutmosi III.
    Infine sembra che fosse l'ideatore di quelle strutture monumentali chiamate piloni, una creazione del Nuovo Regno. La parola che designa queste strutture, derivata dalla radice BXN “essere vigilante” appare per la prima volta nella sua stele, da qui sarà sempre utilizzata per designare questa costruzione, indica lo scopo difensivo di questa fabbrica monumentale del tempio.



    Certe sollecitazioni diventano irresistibili... e così mi sono dedicato a riscrivere integralmente la voce Ineni di Wikipedia Italia... se siete interessati:

    Per ora ho scritto la biografia, la composizione familiare e i titoli (nobiliari e professionali).
    28/02: Iniziato anche la scrittura della sezione relativa alle "opere realizzate".
    04/03: terminata voce "Ineni" di Wikipedia Italia.

    [Modificato da Hotepibre 04/03/2021 19:00]
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