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Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Torino, Museo Egizio: Progetto Hera, i Papiri 'dimenticati'

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    -Kiya-
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    Sacerdotessa
    di ATON
    Thiatj

    - ḥtm mr r ry.t '3.t
    wts rn n ՚ḫ n itn,
    S3t n m3't -
    10 20/12/2016 14:31
    Sono oltre 30mila i papiri custoditi negli archivi del Museo, in larga parte mai esaminati e che potrebbero restituire informazioni fondamentali per approfondire la conoscenza della storia Egizia. Di fatto, un tesoro inestimabile, fino ad ora inesplorato.
    A tale scopo nasce Hera - Humanities in the European Research Area - un progetto ambizioso, che si avvale della collaborazione delle Università di Leiden, Basilea, Bonn, Monaco di Baviera, Copenaghen, Liegi e Oxford, finalizzato all'indagine degli oltre 30mila frammenti - tenuto conto anche di diversi rotoli più o meno integri, come il celeberrimo Canone Reale, i Libri dei Morti, la Mappa delle miniere d’oro, il Papiro dello sciopero, quello della congiura o quello erotico.

    Si tratta di un lavoro che richiederà grande impegno e la partecipazione di esperti di varie branche della disciplina. Molti dei frammenti non sono infatti nemmeno stati contestualizzati al momento del loro ritrovamento, se ne ignorano le circostanze relative alla provenienza e l'epoca di appartenenza (per lo più si tratta di reperti rinvenuti all'epoca di Drovetti e Schiaparelli, all'inizio del '900).
    Hera prevede l'uso di un software che consentirà ad ogni singolo studioso di poter interagire direttamente dalla propria sede, senza necessità di spostarsi, finalizzato alla compilazione di un database consultabile in tempo reale (da tutti). Si stima che occorreranno tra i 5 e i 10 anni per portare a termine il progetto, a cui seguiranno le pubblicazioni.

    Una piattaforma tematica opensource é stata, peraltro, recentemente inaugurata dal Museo Egizio di Torino in collaborazione con la University College of London. Si chiama MicroPasts. Una piattaforma web che consente a chiunque lo desideri di contribuire alla ricerca Egittologica e non solo.

    [Fonte: La Stampa]



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    Hotepibre
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    Colei/Colui che siede alla
    destra della Sacerdotessa
    Capo del Tesoro

    Scriba del
    Tempio di Thot

    00 20/12/2016 14:52
    ...pane per i denti di Nectanebo direi!
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    -Kiya-
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    00 20/12/2016 16:04
    Senza dubbio ne sarà entusiasta!
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    nectanebo
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    EgiTToPhiLo/a
    Scriba
    Maestro degli Scribi
    00 20/12/2016 17:14
    Anche i puzzle sono la mia passione, ma sono un po' scettico che il materiale
    sarà posto nella disponobilità della rete.
    Già ora per reperire alcuni testi bisogna provarle tutte e con risultati abbastanza deludenti.
    Speriamo in bene [SM=x822712] .

    [SM=g999100] ...Nec.
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    -Kiya-
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    00 20/12/2016 18:19
    Se la piattaforma di Hera sarà strutturata sulla falsariga di MicroPasts, sarà accessibile a tutti, previa iscrizione. Magari non per proporre i testi geroglifici con le relative traduzioni, in forma integrale. Probabilmente non tutto il materiale, ma una parte potrebbe essere utilizzata per catturare l'attenzione non solo dei professionisti. Sarebbe in linea con quale che sembra essere la nuova tendenza della Direzione: coinvolgere un pubblico eterogeneo.

    Oggi mi sono iscritta su MicroPasts. Per farlo non occorre avere alcun titolo, basta la passione, l'interesse e la volontà di offrire il proprio contributo. I progetti archeologici accessibili agli iscritti sono molteplici e non solo di ambito Egittologico. Nello specifico oggi mi sono occupata di scontornare l'immagine di un reperto.
    La piattaforma sembra ben strutturata, prevede un'area blog in cui gli addetti ai lavori pubblicano i loro articoli e un forum di discussione, che al momento non è ancora attivo. Tutti strumenti rivolti alla divulgazione e all'interazione. La nuova frontiera del volontariato, potrei affermare. Finalmente la rete comincia ad essere interpretata in tutte le sue sfaccettature, non solo quella ludica o dell'interazione sociale e se ne sfruttano le potenzialità.
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    -Kiya-
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    00 20/12/2016 19:54
    un'eloquente descrizione di MicroPasts potete leggerla qui:

    Archeologia pubblica e crowdsourcing al Museo Egizio
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