00 21/12/2016 10:49
Re:
nectanebo, 20/12/2016 17.39:


...
Non si tratta de defraudare il museo di Torino, ma di dare spazio a riproduzioni, e sopratutto a reperti, che magari a Torino non sarebbero mai esposti, non per
mancanza di spazio, ma bensì per non esporre doppioni infiniti, che finiscono per saturare lo spazio e rendere noiosa e lunga la visita.


...parole sacrosante!

nectanebo, 20/12/2016 17.39:


Altro aspetto è la distanza. La Sicilia non è proprio dietro l'angolo. Pur avendo un grande interesse, non penso che siano moltissimi i Siciliani che si possono permettere una "capatina" sotto la Mole per visitare il Museo.



...anche in questo caso si tratta di una giusta osservazione.
Aggiungerei un'altra considerazione: finché gli italiani, ed i nostri governanti, non si renderanno conto che il nostro petrolio non è nero, ma è bianco come il marmo dei nostri reperti o delle nostre collezioni d'arte (da qualunque paese provengano e di qualunque cosa si tratti);
se non metteremo da parte sciocchi campanilismi per puntare ad un "sistema" Italia che comprenda una massiccia pubblicizzazione del nostro patrimonio culturale e una struttura capillare che consenta la massima fruizione possibile di quel patrimonio;
se non comprenderemo che "la cultura non si mangia" (come ebbe a dire un nostro "ministro" -con la "m" molto minuscola- di qualche anno addietro), ma consentirebbe di far mangiare tante persone che oggi "muoiono di fame" davanti ad una tavola imbandita;
se non sapremo destinare qualche soldino in più per la protezione del nostro patrimonio culturale/artistico/storico/archeologico/museale/paesaggistico;
...beh, allora meritiamo davvero l'ignoranza dei "grandi fratelli", delle "isole più o meno famose", dei "tronisti" di turno.