00 23/07/2015 20:55
A quanto mi risulta, i segni zodiacali non seguono la rappresentazione odierna ma indicano la parola che in quel momento delle storia si voleva indicare quel tale segno zodiacale, sempre che nell’antico Egitto lo zodiaco avesse il nostro punto di vista.
La “parolina” altro non è che la traduzione fonetica del geroglifico, detta traslitterazione, e questo serve a tradurlo in “lettere” non convenzionali, ma che comunque, una volta interpretate, consentono di essere lette e tradotte nella lingua voluta.
Spiegato così è incomprensibile, vedi di dare un’occhiata a un dizionario di geroglifici per farti un’idea più completa.
Mettiamo un po’ a posto i nomi, in Hepy non ho trovato corrispondenza in una dea ???
A questo punto è più corretto Hapy, perché il 2° segno della parola si legge a.
Considerando Hapy, questi è uno dei quattro figli di Horus, ma la scritta in geroglifico riporta come determinativo finale N36 - (Classificazione Gardiner), ed è definito: canale pieno d’acqua sempre dalla grammatica del Gardiner.
(qui si entra nel tecnico e ci vuole un minimo di conoscenza dei geroglifici).
Perciò Hapy, dato come acquario nello zodiaco, si accosta benissimo a "contenitore d’acqua" , e in fondo, i dizionari lo traducono come Nilo, (Faulkner.p.164)
Spero di non aver creato ulteriore confusione ma il mondo dei geroglifici è questo, porta pazienza.

[SM=g999100] .l..Nec.