00 24/07/2015 09:30
Lo "zodiaco", ovvero il "circolo degli animali celesti" (ζῴδιον + κύκλος), è una "invenzione" greca, nel senso che furono loro, come al solito, a dettare la regola che vuole il cielo stellato suddiviso in dodici parti di 30° ciascuna (pare tuttavia che l'idea a loro sia comunque arrivata dall'Egitto che,a sua volta, la fece derivare dalla Mesopotamia).
Il sole, nel suo viaggio annuale, passa da un settore all'altro partendo dall'equinozio di primavera nel mese di aprile.
Può essere interessante sapere che nel corso dei millenni le costellazioni si sono "spostate" di 32° e perciò oggi, di fatto, costellazioni e segni dello zodiaco non corrispondono più.

Ma torniamo allo zodiaco egizio che, come ha giustamente fatto notare Nec, non ha una effettiva corrispondenza con quello che noi conosciamo... di fatto associare i nostri segni zodiacali a quelli egizi è decisamente un azzardo: quella che noi conosciamo come costellazione di Orione (in, lotta con la "vicina" costellazione del Toro secondo i greci) era ad esempio, per gli egizi, Osiride, ed è decisamente difficile individuare nello zodiaco di Dendera (il più famoso di cui abbiamo già scritto più volte... ad esempio QUI!) una corrispondenza biunivoca tra le nostre e le loro costellazioni.
Per quanto riguarda l'Acquario, che interessa al nostro nuovo amico, direi che potrebbe essere individuato nella figura, in alto a destra nell'immagine che riporto qui sotto, di un uomo che indossa la corona bianca e versa acqua in due rivoli su un pesce che rappresenta il sud. Chiara l'assonanza con Hapy, ovvero il Nilo che fertilizza le Due Terre.
Si tenga tuttavia presente che lo zodiaco di Dendera, secondo studi e datazioni, avrebbe quasi ben poco di "Antico" Egitto poichè risalirebbe (il condizionale è d'obbligo perché c'è che ritiene risalga al 2500 a.C. straimpipandosene del fatto che da qualche parte Champollion avrebbe individuato i nomi di Imperatori romani) al periodo Tolemaico; vista la posizione delle stelle e la presenza di una eclissi solare verosimilmente il riferimento deriva dal fenomeno verificatosi nel 52 a.C.
In tal senso, è più che probabile che chi realizzò lo zodiaco a Dendera abbia fatto corrispondere, o abbia inserito "ad arte" costellazioni "greche" per far piacere al committente.



[se foste interessati ad approfondire il discorso zodiaco di Dendera -oltre la nostra discussione di quasi dieci anni fa sopra linkata-, vi segnalo "Lo zodiaco circolare di Dendera", un lavoro del 2011 su "Ikhnos -annale di analisi grafica e storia della rappresentazione" che esula decisamente dalle ipotesi più o meno magiche e misteriose per attestarsi nel serio mondo dell'astronomia.]

Insomma, il tatuaggio di Emanuele dovrebbe contenere, dall'alto: l'Ankh, poi inseriti in un cartiglio l'iniziale del suo nome (ovvero la "E" che però non esisteva e sarà perciò sostituita dalla "I", ovvero il ramo di giunco fiorito -mi corregga Nec se sbaglio-) ed il disegno dell'acquario egizio (il testo geroglifico riportato da Nec o l'omino dello zodiaco di Dendera); in basso, fuori dal cartiglio, Kheper e l'Occhio di Horus (o di Ra che dir si voglia anche se sarebbe più giusta la prima denominazione)... forse sarebbe il caso di disegnare prima il tutto per vedere che viene fuori...
[Modificato da Hotepibre 24/07/2015 11:24]