00 12/02/2015 10:45

Erano insieme a tre sarcofagi risalenti all’epoca greco-romana. Possibile che siano state gettate nei canali di scolo dai tombaroli locali

di Elisabetta Curzel

Nelle fogne a cielo aperto di un piccolo villaggio nei pressi di Minya, in Egitto, 240 km a sud del Cairo, sono stati ritrovati dalla polizia egiziana tre sarcofagi, due dei quali completi di mummia. Subito recuperati, i reperti sono stati sottoposti alle cure dei restauratori, ma l’aggressività delle acque nere ha causato loro seri danni.

Il ministro delle Antichità egiziano ha dichiarato che le mummie risalgono all’epoca greco-romana, e non a quella dei faraoni: lo si potrebbe dedurre dal modo in cui i corpi sono fasciati e dalle decorazioni ancora visibili sul legno: rappresentazioni colorate di figure femminili, ma «nessuna iscrizione antica o geroglifico egizio». Le autorità locali stanno indagando per scoprire come abbiano fatto sarcofagi e mummie a finire nelle fogne.

Secondo l’ipotesi fornita da uno dei funzionari del ministero delle Antichità, Yusuf Khalifa, è possibile che i reperti siano stati gettati nei canali di scolo in seguito a uno scavo illegale – attività che in Egitto viene severamente punita – per paura, da parte dei trafugatori, di lasciare dietro di sé tracce compromettenti. Al momento, gli esperti stanno cercando di salvare il possibile; una volta terminati i lavori di restauro, sarcofagi e mummie verranno esposti nel Museo della città di Minya.

(Fonte: Corriere della sera)