00 05/11/2014 12:39
Re:
Mi permetto di "smembrare" il lungo intervento di Nefertiti37 in più parti così da poter intervenire, e consentire ad altri utenti di farlo, in maniera più semplice. Per ognuna proverò ad aggiungere qualche ulteriore notizia così che si possa integrare il tutto e creare una sorta di "monografia" delle donne che regnarono autonomamente (ovvero indipendentemente dall'essere "mogli" di Re):
Nefertiti37, 04/11/2014 23:13:

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MER(IT)NEITH ( I dinastia)
Cercando su internet ho trovato un libro,“Egitto” che appartiene ad una catena di guide della Lonely Planet. Nel libro parla di Meritnetith come “la prima regina a governare in modo indipendente”.
Meritneith era figlia del terzo faraone della I Dinastia Djer e di una delle regine secondarie Nakhneith. Era quindi sorellastra e regina principale del faraone Djet (figlio della regina principale Herneith).
Ad avvallare la teoria che Meritneith divenne effettivamente faraone ci sono poche e confuse prove.
Ho letto che Meritneith possedeva due tombe (circostanza che avveniva solo per i faraoni) una nella necropoli di Umm el-Qaab ad Abydos e l'altro in quella di Saqqara (tomba S3503). - Quello che non so e che voglio chiedervi è perché aveva due tombe? Anche il farone Den ebbe due tombe ma fu seppellito in quella di Abydos. Perché costruirne due?- .
La tomba ad Abydos è una mastaba costruita con il tipico stile dell’Alto Egitto. Era circondata da un muro di recinzione che aveva due steli sulla facciata principale su cui era scolpito il nome della regina, e da ben 40 tombe secondarie con vittime sacrificali, condizione riservata solo ai faraone e non alle regine. Va anche detto che la necropoli di Umm el-Qaab era riservata alla sepoltura dei soli faraoni. Infatti l'egittologo Gunther Dreyer ha rinvenuto nella necropoli sigilli dei nomi di Narmer, Aha, Djer, Djet, Den, Mer(it)neith, Anedjib, Semerkhet e Qaa. Nella lista Meritneith è l’unica donna e se è vero che era reggente e non faraone allora nella lista avrebbe dovuto esserci anche Neithotep (moglie di Narmer) ma non è così.
Il fatto che l’imponente tomba di Merit-Neith si trovasse nella necropoli di Umm el-Qaab, avesse questa struttura e presentasse tali peculiarità portò gli archeologi a riconoscervi inizialmente la tomba di un re. Invece si trattava di una donna che si faceva chiamare Meritneith, “Amata da Neith”. L’altra tomba di Merit-Neith si trova a Saqqara; originariamente era dipinta di bianco e raggiungeva un’altezza di ben 5 metri. Anche intorno a questo sepolcro sono presenti tombe sacrificali. Il nome di Merit-Neith non appare solamente sulle steli funerarie, ma anche su diversi sigilli e vasi, accanto a quelli dei re Djer, Wadji e Den. Su di un sigillo di Saqqara il nome della regina è poi circondato dal serekh.
Il suo nome inoltre, è stato ritrovato sulla pietra di Palermo, Mar ride ([M.] rj.t)- seguito dalla figura di una donna accovacciata- che secondo gli egittologi Kurt Heinrich Sethe e Silke Roth si legge Neith-Meryt.
Un altro sigillo contenente un elenco di altri re della prima dinastia è stato rinvenuto nella tomba di Horus Qaa (2853-2828), ultimo re della I dinastia, ma non menziona il regno di Meritneith. Inoltre accanto al suo sigillo non c’è il simbolo di Horus quindi di regalità, ma sono presenti i simboli che le conferiscono il titolo di “Madre del re”.
E’ quindi difficile confermare o meno che Meritneith fosse faraone o solo reggente. E’ possibile che suo marito, Djet , salì al trono in tarda età e morì mentre suo figlio, Den , era ancora troppo giovane per governare e che Meritneith abbia regnato quale sovrana assoluta per diversi anni. Oppure che alla morte di Djet, il successore al trono Den troppo giovane fu affiancato da Meritneith che divenne quindi reggente.
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Stiamo parlando di un personaggio della I Dinastia e già questo potrebbe renderci la vita difficile, eppure di questa Regina abbiamo alcune notizie interessanti e, magari, poco note. Nel 2008 scrissi, in un altro forum che si interessava di egittologia, un articolo sui sacrifici umani nell’Antico Egitto che possono ancora avvalorare la figura di MerNeith quale Regina autonoma. Eccone uno stralcio:
“Nel 1935, nell'area di Saqqara, Emery scopre la tomba della madre del re Den, 5° della 1ª dinastia, la regina MerNeith. La Tomba principale è circondata da altre tombe più piccole, appartenenti verosimilmente a Funzionari della corte, in mattoni crudi, ma è nella tomba principale che, per la prima volta, vengono attestati sacrifici umani.
Molti cadaveri, su cui non viene riscontrata alcuna traccia di violenza, vengono rinvenuti disposti ordinatamente nella sepoltura, e la mancanza di lesioni fa supporre che possano essere stati uccisi in un luogo diverso, contro la loro volontà e forse con un veleno, e quindi deposti nella tomba.
Analoghi sacrifici umani si rilevano, nello stesso periodo storico, nelle tombe reali mesopotamiche del cimitero di Uruk scavate da Wooley. In questo caso, però, i corpi, centinaia, si trovano là ove sono caduti ricostruendo quasi lo sviluppo del corteo funebre o le ultime posizioni di una sorta di festa funebre; i musicisti ancora stringono i propri strumenti, le guardie impugnano le loro armi… come se avessero continuato a svolgere le proprie attività mentre attendevano la morte. Ciò fa propendere, nel secondo caso, per una volontarietà dell'atto sacrificale che non si ritiene di poter riscontrare nel primo.
Intanto una prima considerazione; chissà perché, parlando dell'Antico Egitto, c'è una qual forma di ritrosia a parlare di sacrifici umani quasi che l'alto grado di civiltà raggiunto rendesse esenti i nostri "eroi" da questa pratica che noi consideriamo "barbara". È altrettanto ovvio, però, che il metro da noi usato è quello di una presunta "civiltà" che ci vuole esenti da violenze gratuite come, appunto, riteniamo i sacrifici di altri esseri umani... poco importa se poi assistiamo a violenze ancor più gratuite che non hanno neanche la giustificazione, o l'alibi, di un atto religiosamente, e talvolta politicamente e sociologicamente, molto rilevante. …”

Quanto al Re Djer, sposo di MerNeith ed al quale verosimilmente successe al trono, può essere interessante ricordare che la sua sepoltura è circondata da ben 369 tombe secondarie di cui ben 300 nello stesso recinto funerario.