Plaudendo, ancora una volta, all'iniziativa di Nec, eccomi a dare qualche informazione sul sito di cui in questo 3D ci interesseremo, la
KV55, una delle tombe più "
misteriose" della Valle... ma andiamo con ordine!
"'KV55" è ubicata a poca distanza da quella di
Ramses IX e quasi di fronte all’area in cui, 15 anni più tardi, Howard Carter scoprirà laTomba di Tutankhamon (KV62).
Nonostante precisi indizi del contrario,
Ayrton e
Davis , gli scopritori nel 1907, considerano la tomba intatta.
Ciononostante, operano una campagna di scavo che può, a buona ragione, essere presa ad esempio di
come NON si esegua uno scavo archeologico.
Quasi
non esiste documentazione delle operazioni svolte all’epoca e poco, o nulla, esiste che consenta di stabilire i metodi impiegati per non disperdere tracce
(ma, considerati i risultati, si può ritenere che nulla, appunto, sia stato fatto) e le poche descrizioni, disordinate ed incomplete, sono spesso tra loro difformi e talvolta contrastanti.
Sulle prime sembra si tratti di una sepoltura femminile, nel corridoio, ingombro di macerie, compare, infatti, il nome della Regina
Tye, madre di
Amenhotep IV/Akhenaton.
Nella camera funebre, regna il caos più totale sia a causa di infiltrazioni d’acqua susseguitesi nei millenni sia, e specialmente, per i
danni che sono stati palesemente, e volontariamente, causati da esseri umani; si tratta, infatti, di
danneggiamenti selettivi che non possono essere annoverati ne’ tra quelli dovuti alle intemperie, ne’ a saccheggiatori.
Vengono rinvenute le
“macerie” di una cappella funeraria rivestita in foglia d’oro
(probabilmente dello stesso tipo di quella che sarà poi rinvenuta nella tomba di Tutankhamon) ed uno
splendido sarcofago;
i nomi sono stati abrasi, o meglio strappati, ed anche le fasce d’oro che circondano le bende sono state tagliate là dove solitamente si trovano i cartigli.
Nonostante l'Ureo sulla fronte, la presenza del cartiglio di
Akhenaton su almeno due dei quattro “
mattoni magici” presenti nella tomba, la presenza di vasellame intestato ad
Amenhotep III e di piccoli cartigli con il nome di
Tutankhamon, per
Davis non ci sono dubbi, si tratta della
Regina Tye.
Di tutt’altro avviso altri studiosi che ritengono invece trattarsi della sepoltura di
Akhenaton qui traslato dalla sua tomba di
Tell el-Amarna/Akhetaton a cura, forse, dello stesso
Tutankhamon.
I vasi canopici, da cui pure sono stati asportati gli urei, sono di chiaro stile amarniano, e su un pannello di legno marcio
Tye appare alle spalle di
Akhenaton che adora
Aton; sono inoltre presenti frammenti di mobilio che recano i nomi di
Amenhotep III e della regina
Tye.
La
maschera d'oro del sarcofago, purtroppo molto malridotto per l’umidità, è stata
intenzionalmente strappata e non rimane che il sopracciglio e una parte dell'occhio destro.
Per avere idea di quale scempio sia stato perpetrato
(e non solo dai millenni), si consideri che, a tomba ormai vuota,
Davis la fa visitare ad alcuni suoi ospiti che autorizza, per
souvenir, ad
asportare frammenti della foglia d'oro che, secondo un testimone, si trova sparsa nei locali e su cui, letteralmente, si cammina!
La
mummia contenuta nel sarcofago è molto malridotta e viene ulteriormente danneggiata dallo stesso
Davis che ne fa cadere i denti.
L'esame delle ossa cui la mummia viene sottoposta, in maniera molto empirica nel 1907, conferma,
alla luce delle conoscenze dell'epoca, che si tratta proprio del corpo di una donna il che concorda, peraltro, con la
posizione delle braccia(braccio sinistro poggiato sul petto, mentre l'altro è disteso lungo il fianco) .
Purtuttavia qualcosa non convince altri studiosi e la mummia viene trasferita all’Istituto di Medicina del Cairo dove il
Dr. Smith dichiara trattarsi non di una donna, bensì di un uomo dell’
apparente età di 23-25 anni: nonostante la diversità di età, considerando la presenza del suo nome all’interno della tomba, la mummia viene perciò assegnata, da
Gaston Maspero, ad
Akhenaton, giustificando così, peraltro, l’opera di danneggiamento cui la tomba ed il corpo sono stati sottoposti in epoca antica.
Ma la polemica non si placa e la cosa si complica ancor più quando
Norman de Garis Davier, considerando che all’epoca della morte
Akhenaton avrebbe dovuto avere
almeno 30-35 anni, assegna invece la mummia a
Smenkhara che, quale coreggente dell’”
eretico” certamente ne seguì la sorte della “
damnatio memoriae”.
Nel frattempo,a complicare ulteriormente le cose, sono state
trafugate da un inserviente anche le fasce d’oro che stringevano le bende e non è più possibile alcun controllo neanche su quelle...
Si tenta, allora, di risalire all’identità della mummia tentando di ricostruire la storia delle suppellettili funebri, purtroppo estremamente danneggiate anche dai lavori di “
recupero” e spesso non più restaurabili, e si “
conclude”, perciò, che
la tomba era originariamente stata preparata per Tye (il che giustificherebbe la presenza della cappella d’oro);
dedicati ad Amenhotep IV, prima che cambiasse il proprio nome, sarebbero stati, invece,
i vasi canopici, mentre
il sarcofago era stato originariamente concepito per Nefertiti.
La posizione delle braccia, infine, potrebbe rientrare tra quelle "
regole" imposte da
Akhenaton secondo cui il faraone eretico sommerebbe in se i due principi sessuali, maschile e femminile, e quindi,
da solo, simboleggerebbe la coppia reale.
Si obietta comunque che, come abbiamo sopra accennato, il cadavere sarebbe troppo giovane per essere quello di
Akhenaton (nonostante la certezza di due dei più grandi studiosi di egittologia, Sir Alan Gardiner e Cyril Aldred) e pochi sembrano essere gli elementi a suffragio di tale ipotesi.
Considerando, invece,
Smenkhara, si fa notare che tale personaggio avrebbe, negli ultimi anni, rivestito il ruolo simbolico della defunta
(?) Nefertiti, ciò giustificherebbe anche la postura tipicamente femminile; purtuttavia, nessuna iscrizione viene a dare un qualsivolgia elemento di positività a questa ipotesi.
Ulteriori esami clinici cui la mummia venne sottoposta nel
1963 consentirebbero oggi definitivamente di chiarire, a meno di ulteriori sviluppi, che
il corpo appartiene ad un maschio morto intorno ai 20 anni il che ha fatto dichiarare allo stesso
Aldred (che, come sopra detto, si era espresso altrimenti) che si tratta senza alcun dubbio del corpo di
Smenkhara.
Tuttavia il sarcofago, che ricorda come perfezione della fattura quello di
Tutankhamon e del quale solo di recente è stato ultimato il restauro, ha continuato a suscitare dubbi; si ritiene infatti che fosse, comunque, destinato ad una donna, la stessa
Tye,
Nefertiti o la sposa secondaria di
Akhenaton Kiya, o una delle figlie del Farone.
In quest’ultimo caso potrebbe trattarsi di
Merytaton , forse moglie di
Smenkhara, quindi adattato al corpo del Re.
Sempre sulla KV55, vedi anche:
Smenkhara KV55
Iscrizione relativa a Kiya nella KV55
SCAN CT sulla mummia KV55
Corredi e Sarcofagi della KV55
[Modificato da Hotepibre 07/02/2014 13:09]