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Egittophilìa Forum dedicato all'antico Egitto e all'Egittologia. Storia e Mnemostoria dell'Antico Egitto, ossia la storia per come recepita, nel tentativo di comprendere la storia per come stata.

Aşıklı Höyük

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    manucaos
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    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 09/09/2013 20:00
    Aşıklı Höyük è una delle "città" più antiche ritrovate in Anatolia ,più antica anche di Catal Hoyuk.
    Su wikipedia ci sono delle informazioni, anche se in italiano non si trova [SM=x822713] en.wikipedia.org/wiki/A%C5%9F%C4%B1kl%C4%B1_H%C3%B6y%C3%BCk

    tra i reperti ritrovati nel sito c'è un bracciale d'ossidiana eccezionale perchè dimostra la complessità tecnologica raggiunta già all'epoca ad Asikli Hoyuk nel 7500 a.c. phys.org/news/2011-12-oldest-obsidian-bracelet-reveals-amaz...

    e poi ci sarebbe anche il ritrovamento di una collana d'agata che vorrei approfondire in quanto in giro sul web è riportato che questo materiale è possibile lavorarlo solo con punte di diamante [SM=g1621248]

    riporto dal link che segue " Una ventina di anni fa si rinvenne nel sito una collana con dieci perle di agata magistralmente perforate per quasi dieci millimetri, databile ad almeno il 7000 a.C. La scoperta induce a considerare che gli ‘artigiani’ di Asikli Hoyuk avessero raggiunto un livello sorprendente di tecnologia nella lavorazione di questi manufatti, tenendo in considerazione che l’agata è una varietà di quarzo che, per la particolare durezza, si può forare ancor oggi solo con l’utilizzo di un trapano munito di punta conica diamantata. Una semplice punta d’acciaio non riuscirebbe nemmeno a scalfire l’agata, anzi la scheggerebbe. "
    simonebarcelli.org/2012/08/la-civilta-di-asikli-hoyuk/#m...
    ma esiste ?

    comunque questo sito archeologico è molto interessante anche per tutta un altra serie di particolarità .....
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    sargon.
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 11/09/2013 00:03
    La risposta è abbastanza semplice. Fin dall' antichità per lavorare un minerale duro si usava un materiale più duro. Ad esempio per lavorare lisciare incidere forare il granito, durezza 7 della scala Mohs, si usava lo smeriglio o corindone, durezza 9, mentre per lisciare calciti e marmi , durezza 4, è sufficente la pomice.
    Il corindone proveniva per di più dalle cave dell' isola di Naxos
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    manucaos
    Post: 383
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    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 11/09/2013 03:06
    Però qui siamo 3 o 4 mila anni prima di quando hanno cominciato a lavorare il granito in Egitto e l'agata ha una durezza di 7 (mohs). Io dubito che esiste questa collana, o che non è d'agata altrimenti avrebbero dovuto avere a disposizione un materiale ancora più duro e che gli permetteva di fare fori di pochi millimetri. Il materiale più duro che avevano a disposizione ,in base ai ritrovamenti , è la selce ....
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    sargon.
    Post: 484
    Post: 484
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 11/09/2013 12:33
    Le miniere di Naxos sono in funzione da quando l' uomo ha iniziato a lavorare la pietra, come quelle di ossidiana e di pomice dl Lipari
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    Riccardo Banchi
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 23/09/2013 12:42
    Non entro nel dettaglio della lavorazione dell'agata, ma riguardo al sito di Asikli Hoyuk e altri del primo neolitico, molto utile è il libro di Andre De Pascale "Anatolia. Le origini"

    Ric [SM=x822709]
    [Modificato da Riccardo Banchi 23/09/2013 12:42]
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    manucaos
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    EgiTToPhiLo/a
    Suddito
    00 26/09/2013 01:39
    ho anchio l'ottimo libro di De Pascale, proprio perchè è ricco di dati ,informazioni ed è molto recente e non parla di quella collana di agata mi è venuto il dubbio che non esiste ..... non sarebbe la prima volta che incontro delle cose inventate aggiunte ad altre reali solo per spettacolarizzare le notizie. Il bracciale in ossidiana ,per esempio, è un reperto eccezionale per quel periodo per la sua lavorazione quasi perfetta.
    Lasciando perdere la gioielleria una cosa di Asikli Huyk che mi ha colpito è il fatto che dai resti delle abitazioni non risultano esserci entrate o finestre a livello del terreno perciò è stato ipotizzato che le case non avessero un tetto ma una superficie piana ,un terrazzo dove probabilmente si trovava un entrata ....questa cosa mi piace [SM=x822710]
    aggiungo un immagine trovata sul web che ricostruisce ipoteticamente la "città"


    per di più non avevano strade o vicoli che separavano le strutture. Queste erano divise in agglomerati e se non ho capito male alcune case erano anche collegate tra di loro da dei vani. Non vivevano divisi in famiglie ma in gruppi di famiglie che condividevano lo stesso insieme di case ... e si tenevano i morti sepolti in cucina [SM=g1361799]
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    Riccardo Banchi
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 30/09/2013 08:39
    In pratica ad Aşıklı Höyük è stata riscontrata la stessa tipologia "urbana" di Çatalhöyük. Pertanto la famosa "città" neolitica Patrimonio dell'Umanità non era un unicum...

    Ric [SM=x822712]
    [Modificato da Riccardo Banchi 30/09/2013 08:40]