00 13/06/2013 17:20
Le "Isole del Grande Verde"
Si è a lungo ritenuto che con il termine “Grande Verde”, o “Verdissimo”, gli egizi volessero far esclusivo riferimento al mar Mediterraneo (Vercoutter 1956) e che, perciò, le “isole del Grande Verde” comprendessero certamente quelle egee e, conseguentemente, Creta.

Recenti teorie (Duhoux 2003), però, hanno messo in discussione tale identificazione tanto che si giunge ormai a ritenere che con “isole del Grande Verde” (traslitterazione dal geroglifico: “iww hryw ib nu w3d wr” tradotto da Vercoutter con “Iles de la Mer ”) si possano indicare non solo isole nel senso stretto del termine, ovvero terre circondate dal mare, ma anche le stesse “isole” costituite dalla penetrazione del fiume nel delta del Nilo o, addirittura, le isole che si creavano annualmente a seguito delle inondazioni del fiume.

La frase, peraltro, è attestata con riferimento sicuro al mare Mediterraneo solo in due occasioni relativamente recenti: il decreto di Canopo (238 a.C.), in cui si tratta dell’isola di Nabinaitt (ovvero Cipro), che «[…]giace nel mezzo del Grande Verde[…]», e la Stele di Rosetta.

In altri casi, ad esempio in una stele di Montuhotep III (XII dinastia), o nel racconto della spedizione verso la terra di Punt del tempio di Hatshepsut a deir el Bahari, volendo individuare tale mitica terra a cavallo, come ormai appurato, tra il Sudan e l’Etiopia, con “Grande Verde” viene indicato il Mar Rosso.

Riferimenti alle “isole del Grande Verde” si trovano però anche in quella che è l’opera letteraria più famosa dell’Antico Egitto, il “Racconto di Sinhue”, risalente alla XII dinastia. L’esule Sinhue, richiamato in patria dal re Sesostri I , ne magnifica i meriti agli occhi degli dei e augura prosperità al suo sovrano chiamando a testimoniare le divinità della sua terra d’origine, ma anche quelle dei paesi in qualsiasi modo sotto l’influenza egizia.
Ecco, perciò, che vengono menzionati «…gli altri dei signori della terra d’Egitto e delle isole del Grande Verde…» mentre, più avanti: «…ordini la Tua Maestà che si conducano Meki da Qedem, principi da Kesciu, Mnws da Fenkhu; sono principi dalla reputazione solida che esistono seguendo la Tua volontà…». In quel "Mnws" c'è chi ha voluto vedere una derivazione dal nome del mitico re cretese Minosse (Albright 1934) ; altri (Vercoutter 1956) hanno voluto individuare in tale termine una indicazione geografica comunque connessa all’Egeo volendo indicare, perciò, che si trattava forse di una colonia egea sulle coste asiatiche.

PS: come per altri testi di questo forum, pregherei, se qualcuno è interessato a prendere spunto da quanto da me scritto, di citarne la fonte. Per quanto riguarda le immagini, invece, se ne aveste bisogno per vostre pubblicazioni o testi, sono disponibile a fornirvi i riferimenti da cui sono tratte.
Grazie
[Modificato da Hotepibre 31/07/2013 14:53]