00 24/02/2012 09:30
Dunque, cercherò di essere sintetica...

- Sergio Pernigotti definisce Akhenaton un faraone atipico, perchè non deve la sua fama ad imprese guerresche o alla costruzione di monumenti che hanno sfidato i secoli.

- Gli riconosce una vocazione essenzialmente mistica, pur ribadendo che la spedizione in Nubia contrasta non poco con l'immagine di "re pacifista"che piace a molti. [SM=x822706]

- E' convinto che i miserti resti rinvenuti nella KV55 appartengano ad Akhenaton ...tenuto conto che,secondo la maggior parte degli studiosi, sarebbero i resti di un uomo morto prima dei 30 anni, se ne deduce che sarebbe salito al trono all'età di circa dieci anni...quindi avrebbe cominciato la sua "rivoluzione" attorno ai quindici ,un'età comunque precocissima ( tutto ciò si legge a pag 63, nella colonna centrale). [SM=g1361793]

- La rivoluzione amarniana ha gettato le basi del monoteismo giudaico? Secondo Pernigotti la questione è irrisolta ed irrisolvibile, perchè i documenti a disposizione degli studiosi sono ambigui (pag 73).Oltretutto alcuni studiosi afermano che, dietro l'apparenza di uno sterminato politeismo la religione egiziana fosse,in sostanza monoteista: la moltitudine di dei non sarebbe altro che la molteplice manifestazione di un unico dio (sempre pagina 73, colonna centrale) [SM=x822715]

- Attribuisce altresì l'indubbio fallimento della rivoluzione stessa al fatto di essere stata un fenomeno essenzialmente elittario...d'altro canto al faraone è mancato il tempo materiale per diffondere la sua dottrina.