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"Nel cantiere della Grande Piramide" di Marco Virginio Fiorini

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    -Kiya-
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    00 08/02/2012 14:40






    Titolo: Nel cantiere della grande piramide.
    Gli architetti egizi svelati

    Autore : Fiorini Marco V.
    Editore: Ananke
    Data di Pubblicazione: imminente (già disponibile presso la casa editrice)
    Pagine: 184
    Prezzo e disponibilità: verifica







    In sintesi

    Per la prima volta viene presentata una metodologia pratica per la costruzione della Grande Piramide e non un’ennesima “teoria”.
    L’autore, Marco Virginio Fiorini architetto, forte di una lunga esperienza professionale e dopo anni di ricerca specifica sulla piramide di Cheope, accompagna il lettore a “fare un giro” all’interno del cantiere della piramide di Cheope per scoprire insieme i segreti degli architetti egizi.
    Le fasi per innalzare l’edificio più studiato e famoso della storia, sono presentate in modo progressivo e facilmente comprensibile da tutti, in questo testo unico nel suo genere.
    Un viaggio entusiasmante a ritroso nei millenni, un tuffo nella sorprendente tecnologia di un antico popolo geniale, un’avventura non facile da dimenticare.




    Ne abbiamo parlato a lungo, qui su EgiTToPhiLìa, dove abbiamo potuto avvalerci della viva voce dell'Autore per approfondire le tematiche trattate e introdurre parte dei contenuti che caratterizzano questo lavoro, rendendolo unico nel suo genere.
    Ora è finalmente giunto il momento di poterlo leggere nella sua interezza e di poter scoprire la teoria di Marco Virginio Fiorini in relazione alla costruzione di una delle Sette Meraviglie del mondo Antico, l'unica giunta fino a noi.
    Come più volte detto, il libro in questione dapprima affronta il problema dell'allineamento della base della Grande Piramide (applicabile a tutti i monumenti similari, naturalmente), proponendo la teoria dell'Autore, teoria attuabile con l'ausilio delle conoscenze e degli strumenti disponibili all'epoca, quindi si addentra in un aspetto mai sviscerato in precedenza: l'innalzamento della Piramide di Cheope.

    Non mi dilungo oltre, invitando chiunque lo desideri a prendere visione della discussione dedicata, in cui viene introdotta la prima delle teorie qui presentate con le domande e i commenti degli utenti interessati, ma soprattutto con le risposte di Marco Virginio Fiorini, presenza attiva del Forum, che scrive con lo pseudonimo di mavir:


    Anteprima libro: "Nel cantiere della Grande Piramide. Gli architetti Egizi svelati" di Marco Virginio Fiorini




    ===========================================================================================================


    Colgo, inoltre l'occasione per informare i lettori che Marco Virginio Fiorini presenterà per la prima volta in pubblico questa tecnica, nella conferenza che si terrà il
    23 febbraio 2012 alle ore 18, presso palazzo della Regione Piemonte in corso Stati Uniti 23 a Torino, organizzata dall’Associazione Egittologica Seshat, presieduta dall’egittologa Dott.sa Maria Stella Mazzanti, coadiuvata dal Vice-Presidente Dott. Armando Buzzi.

    E’ gradita la vostra partecipazione.
    [Modificato da -Kiya- 03/03/2012 21:27]
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    -Kiya-
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    00 08/02/2012 14:47
    Ecco come EgiTToPhiLìa ha voluto presentare il libro "Nel Cantiere della Grande Piramide. Gli architetti Egizi svelati":


       
     

    Imponenti, le Piramidi si stagliano sull'altipiano di Giza, nei pressi del Cairo, da 47 secoli.

    La loro grandezza è tale che riescono a incutere timore persino al Tempo, come ci narra la saggezza araba.

    L'uomo di oggi è attratto, non solo dalla loro maestosità, ma soprattutto dalla coltre di mistero che le avvolge.

    Eppure sono stati altri uomini ad erigerle, nell'ormai lontano Antico Regno d'Egitto.

    Uomini con un forte ideale.

    Uomini la cui vita era totalmente impregnata di sacralità, dalla loro nascita fino alla morte terrena.

    Uomini che disponevano di poche cose, non conoscevano la ruota, eppure levigavano la pietra con profonda maestria, potendo contare solo su pochi materiali basilari, quali il giunco, il legno e il rame.

    Uomini che non conoscevano la matematica, se non nelle sue nozioni basilari, quel tanto che bastava per affrontare le necessità del quotidiano.

    Proprio questi stessi uomini, gli antichi Egizi al servizio di Cheope, superando ingegnosamente ogni difficoltà, regalarono al mondo una delle sue Meraviglie: la Grande Piramide, con i suoi 230,38 m di lato e 146,61 m di altezza e con le facce allineate con i punti cardinali, in modo quasi perfetto.

    Circa la costruzione, il "quando" lo sappiamo, il "perché" lo ipotizziamo con una certa approssimazione, è il "come" che solleva ancora molti interrogativi. Infatti a tutt'oggi esistono innumerevoli ipotesi teoriche, dalle più accademiche a quelle più giornalistiche, ma quante realmente attuabili dal lato pratico? Marco Virginio Fiorini, architetto torinese con oltre 35 anni di professione, appassionato studioso del complesso piramidale di Giza, sostiene che tutte le ipotesi costruttive fin qui presentate, non affrontano (quindi non spiegano) molti essenziali aspetti tecnici che invece sono assolutamente indispensabili in cantiere per avviare la costruzione e portarla termine.

    Tre decenni di studi, approfondimenti ed esperimenti, ma soprattutto una lunga esperienza sul campo, hanno indotto l'Arch. Fiorini a porsi nelle vesti di chi, a suo tempo, fu incaricato direttamente da Cheope di erigere un edificio meraviglioso, che servisse a tramandare ai posteri il genio, la cultura e l'arditezza del popolo egizio.

    Da dove cominciare? Quali i problemi da affrontare e per quali soluzioni propendere? Ma soprattutto quante soluzioni erano effettivamente perseguibili? Come realizzare un così immane progetto, mantenendo fede alle aspettative del Re, per guadagnare la sua benevolenza? Tutt'altro che facile, indubbiamente.

    Ancor oggi, nonostante siano trascorsi quasi 5 millenni, siamo in possesso di riscontri più che tangibili a testimonianza del fatto che si trattava di una realizzazione possibile: le Piramidi sono ancora lì, ad osservare il mondo quasi in atteggiamento di sfida. Una sfida che Marco V. Fiorini ha voluto cogliere con il desiderio di trasformarla in rivelazione. L'esito del suo lavoro sarà presto disponibile in libreria.

    Nel volume, che è pubblicato da Ananke Edizioni, e che ha come titolo "Nel cantiere della Grande Piramide. Gli architetti Egizi svelati", l'Autore illustra, passo dopo passo, le fasi che portarono al compimento dell'opera, dal tracciamento orizzontale, con tutti i problemi e le soluzioni relative, a quello volumetrico che consentì agli architetti di Cheope la realizzazione un progetto senza pari.

    Tramite le parole di Marco, ci scopriremo calati in un altro tempo, in un luogo lontano. Spettatori, ma anche protagonisti noi stessi, di uno dei momenti più esaltanti della storia dell'Antico Egitto.

    Il viaggio sta per avere inizio. La Piana di Giza, ci attende, ma è ancora una distesa di sabbia desolata. Il lento scorrere dell'Iterw, il Nilo che è poco distante da noi, è l'unica voce a spezzare il silenzio che ci avvolge.
    Fase dopo fase, assisteremo ai lavori che consentiranno la costruzione dell' "Orizzonte di Khufu". Lentamente, davanti ai nostri occhi si compirà la magia.

    Sì, proprio la magia, perché vedremo come l'architetto riuscirà a scegliere il punto giusto per l'edificazione, tracciare un quadrato perfetto, mirabilmente orientato secondo i punti cardinali ed anche riuscire a posare le 4 pietre angolari in modo perfettamente complanare disponendo solo di una mazzetta di legno, di uno scalpello di rame e di una corda.
    Il desiderio del faraone "Protetto da Khnum", si è avverato sotto un Sole cocente, testimone e complice di un'impresa straordinaria.

    I contenuti del libro, naturalmente, non si esauriscono qui. In esso l'Autore ci rivelerà anche la sua teoria relativa all'innalzamento della Piramide, che comprende anche il "Tracciamento volumetrico".
    Scopriremo, pagina dopo pagina, come gli Egizi furono in grado di elevare blocchi molto pesanti, fino a un'altezza che supera i 140 m, rispettando sempre un'inclinazione che definire perfetta è riduttivo, per l'epoca a cui ci riferiamo.
    [....]
    Un doveroso ringraziamento a Marco V. Fiorini, per aver scelto EgiTToPhiLìa.
     
     Kiya (Admin di www.egittophilia.it) 




    Ai suddetti ringraziamenti faccio seguito esprimendo la mia personale gratitudine all'Autore, Marco Virginio Fiorini, per avermi citata nei 'Ringraziamenti' contenuti nel suo libro.


    [Modificato da -Kiya- 08/02/2012 15:46]
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    mavir
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    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 08/02/2012 15:06
    Grazie
    Grazie mille Kiya della presentazione.
    Ne sono veramente lusingato.
    Mi farà molto piacere conoscere la tua (per me molto importante) opinione.
    Un saluto circolare a tutti.
    MaVir
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    Diego Baratono.
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    Post: 857
    Registrato il: 03/10/2008
    Artista del Re
    00 09/02/2012 08:31
    Complimenti Marco, era ora. Finalmente, da oggi in poi, non si potrà più avanzare "teorie" per costruire una piramide. Da oggi in poi abbiamo la possibilità di costruire "materialmente", anzi, "cantieristicamente", "la piramide". Senza fantasie. Il tutto contestualizzato con il territorio, con le stesse conoscenze tecniche e con gli stessi materiali a disposizione degli Egizi Antichi che ci sono noti. Hai messo insieme un bel puzzle, è un passo avanti. Bravo Marco, ci sei riuscito ... finalmente ...
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    mavir
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    Registrato il: 09/08/2011

    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 09/02/2012 17:39
    Grazie Diego. MaVir
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    Riccardo Banchi
    Post: 541
    Post: 439
    Registrato il: 02/02/2012

    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 20/02/2012 10:16
    Ti faccio i miei più sinceri IN BOCCA AL LUPO, anche se non conosco il libro!

    Ric [SM=x822709]
    [Modificato da Riccardo Banchi 20/02/2012 10:17]
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    mavir
    Post: 366
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    Registrato il: 09/08/2011

    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 20/02/2012 15:45
    Crepi il lupo !!
    Comunque grazie mille.
    Vista la tua frequente presenza su EgittoPhilia, mi farebbe piacere che tu lo leggessi e mi dicessi cosa ne pensi...
    Un saluto circolare a tutti.
    MaVir
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    Riccardo Banchi
    Post: 541
    Post: 439
    Registrato il: 02/02/2012

    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 20/02/2012 16:50
    Hai perfettamente ragione: dovrei leggerlo! E peraltro sarebbe una lettura stimolante.
    Ho ancora diversi libri sul comodino, per cui in tempi brevi non garantisco.
    Tempo fa lessi un libro (non edito:"Mi faccia una piramide") di un ragazzo che affrontò in modo molto razionale il possibile metodo costruttivo delle piramidi egizie senza le lunge rampe spesso citate, cioè con il minor spreco di materiale possibile: fu davvero interessante. E' logico però che nel caso specifico, anche i riscontri archeologici hanno la loro importanza...
    Comunque non sono un esperto di piramidi (ovviamente un po' conosco l'argomento e quelli più o meno forzatamente correlati), per cui il mio giudizio non sarebbe fondamentale. Anticipatamente, però, ti rinnovo i complimenti, poiché di sicuro il tuo lavoro vien fuori dopo anni di studio e analisi ragionate che adesso non vanno più disperse.

    Ric [SM=x822713]
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    mavir
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    Registrato il: 09/08/2011

    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 20/02/2012 17:08
    Ho letto la tua cortese e simpatica risposta.
    Ti sarebbe possibile ritrovare il libro (non edito:"Mi faccia una piramide") scannerizzarlo e inviarmelo via email?
    Se ci riesci, mi fai un fischio su EgittoPhilia e ti invio la mia email.
    Grazie anticipatamente.
    Un saluto circiolare a tutti.
    MaVir
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    Dubhe_Aivlis
    Post: 297
    Post: 263
    Registrato il: 15/01/2012

    EgiTToPhiLo/a
    Artista del Re
    00 20/02/2012 22:25
    Ohilà... In bocca al lupo x il libro! Il gg del mio complex ti chiederò come è andata.
    Volevo chiedere (non ho letto tutte e 11 le pagine, xdono, xciò potrei ripetere cose già dette): ma solo le 3 piramidi di Giza sono state costruite in base alle stelle o anche le altre???
    Glaccie!
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