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2) Ossessionati dalla morte







Leggendo degli Antichi Egizi, con le loro Piramidi imponenti, tombe, mummie e divinità funerarie, è facile giungere alla conclusione che fossero letteralmente ossessionati dalla morte. In realtà, nulla potrebbe essere così lontano dall'effettiva realtà.

Il profondo impegno che gli egizi misero nel curare i corpi dei defunti e le relative sepolture è, semmai, un modo di glorificare la vita.
I rilievi tombali celebrano scene di vita quotidiana, di caccia, di pesca, di lavoro nei campi o nelle botteghe artigiane.
Le divinità rappresentate sulle pareti tombali dispensano vita.
Le suppellettili entrate a far parte dei comuni corredi funerari o di quelli Reali hanno lo scopo di consentir al defunto di non incontrare difficoltà nel raggiungere l'Aldilà, dove lo attende una nuova esistenza.
Il procedimento di imbalsamazione, ossia la mummificazione, è necessario per preservare il corpo, affinchè l'essenza del defunto possa riappropiarsene e restituirgli vita.
Le offerte hanno il compito di fornire al defunto il necessario nutrimento.

Se di ossessione, dunque, si vuole parlare è più consono affermare che gli Egizi fossero ossessionati dalla vita, non certo dalla morte.
[Modificato da -Kiya- 28/11/2011 08:40]