vorrei informarmi sulla vita del Faraone Akhenaton...

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nesim
00venerdì 12 marzo 2010 17:11
Avete dei bei romanzi da sugerirmi al tempo della XVIII dinastia, Akhenaton, insomma?
wpwawt
00venerdì 12 marzo 2010 17:29
oh...sto Akhenaton spopola!!
-francis-
00venerdì 12 marzo 2010 17:32
Merytaton62
00venerdì 12 marzo 2010 22:50
Mah...non vedo l'utilità di leggere dei romanzi su questo personaggio. Non è meglio qualche bel saggio ?(es:Akhenaton e Nefertiti, di Franco Cimmino).Ti istruisci e sogni ugualmente.

Ovviamente ognuno è libero di fare ciò che gli pare...
-Kiya-
00sabato 13 marzo 2010 00:30
Mi permetto di intervenire con un parere da lettrice, "arricchito" (se posso dirlo) da quello ex-professionale di libraia.
Ogni cammino di lettura comprende inevitabilmente anche l'mbito romanzato. Lo vedo sia come un punto di partenza, sia come stacco, necessario, quando si avverte l'esigenza di allontanarsi da letture impegnative.

Nel primo caso, che definire la prima fase (quella di approccio) il romanzo funge da sprone. Alimentando la curiosità su un determinato argomento (un periodo storico o un personaggio preciso, come in questo contesto), accende la volontà di approfondire, invogliando poi a proseguire con la lettura di saggi che ci permettono di comprendere quanto del contenuto romanzato possa essere ritenuto attendibile e quanto, invece, è frutto della fantasia o dell'elaborazione personale dell'autore. Per me è stato così.
La seconda fase, invece, ovvero quando ormai si possiede una preparazione di base o superiore, quando si cercano letture d'evasione, prevede che si tenda a restare vincolati agli argomenti di proprio interesse. Ecco perchè, nel nostro caso, è naturale affrontare la lettura di romanzi ambientati nell'antico Egitto. Lo constatiamo continuamente e credo valga per ognuno di noi. In questo caso, affrontare la lettura di un romanzo storico ha il pregio di affinare il senso critico. E' inevitabile raffrontare quanto riporta il romanzo con quanto effettivamente documentato e quindi confermarlo oppure confutarlo.

I romanzi sono da ritenersi, quindi, di complemento in qualsiasi percorso di lettura, indipendentemente dal tema trattato. E in tal senso, a mio avviso e in base alle mie personali esperienze di lettrice, possono ritenersi altrettanto indispensabili dei saggi.

Se però non è questo il tipo di approccio, se si tende a prender per assodato tutto quanto nel romanzo riportato, senza darsi la pena di verificare... beh... non c'è nulla di più deleterio...
Hotepibre
00sabato 13 marzo 2010 10:49
Non posso che concordare con Kiya; direi quasi che leggere un romanzo storico dovrebbe essere il passo successivo, qualcosa che va a "poggiare" su un substrato di conoscenze, di un determinato argomento, che consenta di godere appieno delle divagazioni letterarie dell'autore e che forniscano il giusto spirito critico per la valutazione della veridicità del racconto e per accettare, nel caso in cui questa veridicità non ci sia, fino a che livello possano spingersi le divagazioni stesse.

Tutti abbiamo studiato a scuola di Alessandro Magno, ma era una sequela di nozioni, di date, di iscontri, di battaglie, di intrecci socio-politici, di cui, sinceramente, oggi forse ricordiamo poco o niente.

Leggere un romanzo (ovviamente serio) sulla vita di Alessandro può perciò essere un modo per posizionare le vicende nozionistiche anche su una "linea del tempo" dilatata, che non si concentri, cioè, nelle poche pagine di un libro di testo, ma consenta alla fantasia di "vedere" dandole il tempo di assimilare.

Anche un buon saggio, come suggerisci, può essere una ottima idea, ma un saggio ci ricorda troppo forse il periodo scolastico e, inoltre, il saggio segue schemi e ritmi suoi propri, di studio e non di divulgazione che non sempre corrispondono a quelli che il lettore è pronto a recepire.

Perciò, ben vengano i saggi sui quali "studiare" se si ha una passione, ma ben vengano anche i romanzi storici se possono servire ad "incasellare" nozioni che, provenienti dai saggi o dalla scuola, altrimenti sarebbero notizie "sfuse".

pizia.
00lunedì 15 marzo 2010 07:59
Perché non cominciare da questo?
Complotti a Tebe
Noi di Egittophilia lo abbiamo letto tutti, o quasi.
Puoi leggere anche un brano, qui:
Frammenti di lettura
Nesim
00martedì 18 maggio 2010 16:31
Ciao Kiya, sono Nesim volevo chiederti, so che hai scritto dei libri se parlano di Akhenaton e Nefetiti potrei sapere come possono essere reperiti? Ti ringrazio e aspetto notizie.
-Kiya-
00martedì 18 maggio 2010 16:55
Ci dev'essere un errore, Nesim.
Confesso che mi piacerebbe, ma attualmente non ho pubblicato alcun libro....
A cosa ti riferisci?
Nesim
00mercoledì 19 maggio 2010 14:54
La mia amica Maia
La mia amica Maia mi sembra che abbia scelto come pseudonimo, me lo ha detto. Mi dispiace si sia sbagliata, perchè ho letto così è nata Akhetaton scritto da te, l'ho trovato molto bello come scritto. Io aspetto che tu scriva qualcosa!
-Kiya-
00mercoledì 19 maggio 2010 15:41
Ti ringrazio :)

e chissà che un giorno ......

;)
ACUSinpw
00mercoledì 19 maggio 2010 20:16
Re: La mia amica Maia
Nesim , 19/05/2010 14.54:

La mia amica Maia mi sembra che abbia scelto come pseudonimo, me lo ha detto. Mi dispiace si sia sbagliata, perchè ho letto così è nata Akhetaton scritto da te, l'ho trovato molto bello come scritto. Io aspetto che tu scriva qualcosa!



Scusate..... solo io non ho capito?
Merytaton62
00mercoledì 19 maggio 2010 20:17
Cara Nesim, innanzitutto benvenuta tra noi...

A me vengono in mente due titoli: "Akhenaton, il faraone del sole" di Ciryl Aldred (un po' datato, e difficile da reperire) ed "Akhenaton e Nefertiti", di Franco Cimmino.
Ad essere sincera non ho letto nè l'uno nè l'altro (anche se mi riprometto di farlo a breve), ma ho avuto modo di apprezzare Franco Cimmino in altre due occasioni. Era uno studioso stimato, ed il suo stile è accessibile anche per coloro che ,come me, non rientrano nella ristretta schiera dei "cervelloni"...

Se sei una neofita escluderei ,per il momento, i romanzi.
-francis-
00giovedì 20 maggio 2010 10:45
Aggiungo altri due titoli: "Akhenaton. La religione della luce nell'antico Egitto" di Erik Hornung e "La tradizionale solare nell'antico Egitto" di Bent Parodi.
Ci sono altri testi, ma per il momento, se non si è un po' ferrati sul personaggio, è meglio evitarli.
-Kiya-
00giovedì 20 maggio 2010 15:04
Ho unito le due richieste, entrambe aperte da nesim e relative al medesimo argomento.
-Kiya-
00lunedì 7 febbraio 2011 19:54
Per Renata:

clicca sul link a seguire

freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9643798
roberta.maat
00martedì 8 febbraio 2011 01:41
Re: Re: La mia amica Maia
ACUSinpw, 19/05/2010 20.16:



Scusate..... solo io non ho capito?



Ho paura che sei in buona compagnia ! Siamo in due. [SM=g999100]

-Kiya-
00martedì 8 febbraio 2011 02:28
A Nesim era stato erroneamente riferito che io avessi pubblicato un/dei libro/i sull'epoca Amarniana. Giunta qui ha avuto occasione di leggere un mio breve scritto ("Così nacque Akhetaton", che si trova nella mia area monografica) e ha evidentemente ritenuto che si trattasse di un estratto dal mio ipotetico romanzo.
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