Re:
ToMegaTherion, 01/04/2011 15.33:
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Tempo fa avevo tentato di imparare la scrittura geroglifica, ma ho abbandonato per mancanza di tempo. Mi piacerebbe fare un secondo tentativo (a proposito, che libri consigli oltre il Gardiner e il Grandet-Mathieu ?)
Un saluto a tutti e a presto,
Massimiliano.
Circa un anno fa abbiamo iniziato quello che abbiamo voluto definire un "Approccio" ai geroglifici. Ma poi, purtroppo, per mancanza di tempo, sono stata costretta a metterlo in standby, subito dopo aver completato la fase storico-introduttiva. La preparazione delle schede e delle "lezioni" richiedeva molto tempo e un cambiamento di orari, subentrato col mio nuovo contratto di lavoro, non me ne concedeva a sufficienza. Lo considero un discorso accantonato che non ho intenzione di abbandonare, quindi mi ripropongo di ripartire, non appena mi sarà possibile.
Non lo abbiamo definito corso, perchè tale non era, non potendo annoverare la presenza di insegnanti qualificati. Diciamo che ci siamo accostati alla materia essenzialmente da autodidatti, con l'ausilio di un esperto, il nostro amico FrAnkh, il quale vanta un'approfondita preparazione in ambito geroglifico. Un po' quello che ognuno di noi fa individualmente, soltanto condividendo il frutto del nostro "lavoro".
Per preparare il materiale ho utilizzato i testi consigliati e in uso all'Università, quindi la Grammatica del Gardiner e quella di Allen, alle quali ho accostato i dizionari di geroglifico più noti (Faulkner, Budge e quello, più recente, del Dott. Livio Secco, che ha il vantaggio di essere in italiano). A questi ho aggiunto l'apporto di altri testi di saggistica dedicati all'argomento. Conosco il Matthiew, ma non lo possiedo. So che segue il metodo "francese", il quale si discosta ampiamente da quello adottato dal Gardiner e per questo, per quanto estremamente valido, spesso viene messo in seconda linea dai classicisti.