L'ultimo mistero di Tutankhamon, il faraone-bambino morto in giovanissima età, potrebbe essere stato risolto. Un medico con la passione per l'archeologia è convinto di sapere cosa abbia stroncato il monarca della XVIII Dinastia e nello stesso tempo la sua diagnosi sarebbe in grado di spiegare l'origine della "eresia" monoteistica che per alcuni anni spazzò via le divinità dell'Antico Egitto.
Fin dal momento in cui, nel 1922, venne scoperta la sua tomba intatta, con un corredo funerario ricchissimo (il tesoro è tuttora esposto nel Museo del Cairo), le cause della sua morte precoce sono state al centro del dibattito. Ogni studioso ha detto la sua: tra le varie teorie, oltre a quella prediletta del delitto, si è sospettato il decorso infausto di una malattia (lebbra, tubercolosi, malaria o magari anemia falciforme), il morso di un serpente velenoso o le conseguenze di una caduta da un carro.
Neppure la scansione con la Tac effettuata nel 2005 sulla mummia ha sciolto il dubbio. La risposta all'interrogativo sembra ora nelle mani di Hutan Ashrafian, un chirurgo dell'Imperial College di Londra. A suo avviso, però, finora è sempre stato trascurato un dettaglio importante, ovvero l'aspetto effemminato di Tutankhamon e dei suoi immediati predecessori. Un dettaglio interessante dal punto di vista medico.
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